Una folla sterminata di persone si è raccolta tra Piazza Municipio e Corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia per la tradizionale Affrontata, il rito pasquale che mette in scena l’incontro tra la Madonna Addolorata e il Cristo Risorto, mediato dalla corsa di San Giovanni. È l’evento più commovente e simbolico della Pasqua vibonese, capace di unire fede, emozione e identità collettiva in un’unica, travolgente cerimonia.
Come da tradizione, prima dell’uscita delle statue si è celebrata la Santa Messa nella chiesa dell’Arciconfraternita Maria Santissima del Rosario, presieduta da monsignor Filippo Ramondino, che ha esortato i fedeli a diventare ogni giorno portatori di pace.
Poi, l’attesa: la Madonna, avvolta dal mantello nero del lutto, il Cristo Risorto e San Giovanni sono usciti tra gli applausi e la commozione della gente.
La corsa, l’incontro, lo “svilamento”
Il momento culminante è stato il rito dell’Affrontata: San Giovanni, il messaggero della Resurrezione, corre tra la folla per annunciare alla Madre la risurrezione del Figlio.
Per due volte, la Madonna non crede. Solo alla terza corsa, secondo la tradizione, accetta la verità e si dirige verso Cristo.
Quando le statue si ritrovano fronte a fronte, tra lacrime e applausi, avviene il gesto più atteso: il mantello nero cade, svelando l’abito celeste, segno della gioia della Risurrezione. Un tempo, la mancata svelata era vista come un presagio nefasto. Oggi, è il segno che la speranza vince la morte. Non è mancato il momento di suspence quando un portantino è inciampato e la statua del Cristo Risorto ha vacillato rischiando di cadere. La prontezza degli altri portantini ha evitato il peggio (LEGGI QUI)
Un evento senza tempo
L’Affrontata non è solo un evento di religiosità popolare, ma un contenitore di simboli profondi. Madre e Figlio, umanità e divino, lutto e luce. Un viaggio spirituale che coinvolge ogni fedele, soprattutto chi è tornato a Vibo appositamente per il rito.
Un modo per riappropriarsi delle radici e celebrare la vittoria sulla morte. Come ha ricordato monsignor Ramondino: “Cristo ha vinto il castigo più terribile inflitto all’uomo: la morte. E oggi ci accoglie tra le sue braccia con la Madre Celeste.
Dopo il rito la speranza
Archiviata questa pagina di profonda spiritualità, resta la speranza che la luce della Resurrezione possa trasformare anche il quotidiano. Una preghiera silenziosa si alza per questa terra sofferente, intaccata dal virus della violenza che si chiama ’ndrangheta.
L’Affruntata, con il suo messaggio di salvezza, può essere anche questo: un invito a rinascere, ogni giorno, nel segno della giustizia, della pace e dell’amore.
Rivivi le emozioni dell’Affrontata
Guarda il VIDEO esclusivo: l’intero rito dell’Affruntata, dall’uscita delle statue alla corsa di San Giovanni, fino allo “svilamento” della Madonna, momento simbolico della Resurrezione nelle immagini di C7. I volti commossi, i portatori in marcia, la folla in preghiera e l’abbraccio ideale tra Maria e Cristo.
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