Nonostante la Calabria sia una regione caratterizzata da una grande presenza di piccoli comuni, solo sette realtà su 404 sono state premiate da Legambiente nell’edizione 2024 di Comuni Ricicloni.
Un dato preoccupante, pari appena all’1,7% del totale. I Comuni rifiuti free, ossia quelli che riescono a mantenere la produzione di rifiuti indifferenziati al di sotto dei 75 kg per abitante all’anno, sono: Carolei, San Benedetto Ullano, Parenti, Cerisano, Pietrafitta, Terranova da Sibari e Casali del Manco.
Tra questi, i vincitori assoluti per la Calabria sono: Carolei, per i comuni con meno di 5.000 abitanti e Casali del Manco, per quelli tra 5.000 e 15.000 abitanti.
Un riconoscimento particolare è stato assegnato anche a Palmi, premiato dal Corepla, il consorzio per il riciclo degli imballaggi in plastica, per aver raggiunto un dato di raccolta pro capite superiore alla media regionale, ferma a 20,5 kg annui.
Calabria in difficoltà, il sud accelera
Se il Nord Italia si conferma ancora una volta leader con 434 Comuni virtuosi, la vera sorpresa arriva dal Sud, che ha registrato una forte crescita con 231 Comuni premiati, segnando un +23,8% rispetto al 2022. Il Centro Italia, invece, resta stabile con 33 Comuni, in leggero aumento rispetto ai 30 dello scorso anno.
La Calabria, purtroppo, continua ad arrancare. La raccolta differenziata cresce troppo lentamente e in maniera disomogenea sul territorio, impedendo alla regione di scalare la classifica nazionale dei Comuni Ricicloni.
Anna Parretta (Legambiente): “Serve un cambiamento strutturale”
Secondo Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, i dati emersi dalla XXXI edizione di Comuni Ricicloni dimostrano una crescente sensibilità dei cittadini calabresi sulle tematiche ambientali e i progressi di alcune amministrazioni nel migliorare la raccolta differenziata. Tuttavia, il processo di cambiamento è ancora troppo lento e disomogeneo. “La Calabria continua a rimanere in fondo alle classifiche nazionali – dichiara Parretta – e per risolvere i problemi strutturali servono impianti tecnologicamente avanzati per il riciclo e il trattamento dei rifiuti. Senza un intervento concreto, il sistema di gestione dei rifiuti in Calabria continuerà a presentare gravi carenze“.