“Le province di Catanzaro e Crotone sono state nuovamente colpite da un violento nubifragio che ha riportato drammaticamente al centro dell’attenzione il tema dei cambiamenti climatici. Come già accaduto ciclicamente, l’intensità degli eventi avversi ha determinato disagi significativi, danni ingenti e situazioni di pericolo, colpendo in particolare infrastrutture pubbliche, la viabilità e, soprattutto, le aziende agricole”. E’ quanto affermano Confagricoltura Calabria e Confagricoltura Catanzaro, che con i rispettivi presidenti Alberto Statti e Raffaele Stanizzi, hanno espresso profonda gratitudine ai Vigili del Fuoco per l’impegno profuso per ore e ore, traendo in salvo persone e affrontando situazioni di pericolo.
Fulmine devastante: il caso dell’azienda Nisticò
La nota di Confagricoltura esprime “la più ferma solidarietà alla famiglia Nisticò, la cui azienda agricola è stata devastata da un incendio causato da un fulmine che ha colpito il magazzino”. I danni sono di particolare entità, e l’Associazione si è già attivata per “verificare quali strade siano percorribili per un aiuto concreto” finalizzato a ripristinare la piena operatività del fabbricato distrutto. L’episodio, tuttavia, è solo l’ultimo di una serie: “le cronache recenti segnalano un aumento esponenziale di eventi atmosferici estremi che rendono la crescita delle aziende agricole ulteriormente difficile, aggravando una situazione già precaria per via di costi di produzione elevati e condizioni di mercato complesse”, afferma Confagricolura.
L’agricoltura contro il clima: le richieste all’ Ue
Confagricoltura è ferma nel ritenere che “i cambiamenti climatici e i conseguenti danni rappresentino il tema centrale per la tutela del settore primario, del suo ruolo economico, produttivo e occupazionale. Il combinato disposto tra prolungati periodi di siccità estiva e i successivi nubifragi autunnali/invernali è ormai divenuto, a tutti gli effetti, insostenibile”.
Per questo motivo, l’Organizzazione chiede interventi strutturali e normativi immediati: “Adeguamenti normativi e infrastrutture adeguate; estensione e convenienza delle polizze assicurative, con una drastica riduzione dei costi a carico degli agricoltori; collaborazione più stretta tra Pubblica Amministrazione e sistema assicurativo per accelerare le procedure di ristoro dei danni”. L’Associazione ribadisce “la necessità di porre questi temi anche all’attenzione dell’Unione Europea per una soluzione su larga scala”.




