“Il traffico internazionale di droga continua a essere la principale fonte di ricchezza delle organizzazioni criminali. E l’hanno continuato a gestire anche durante il primo lockdown. E sono cambiate delle strategie, a dimostrazione di una regia quasi unica che porta ad esempio a diversificare continuamente le rotte”. Lo ha dichiarato Antonio Nicaso, docente universitario e autore insieme al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri del libro ‘Ossigeno illegale’, intervenendo a #UNLOCK_IT, seconda edizione di SUDeFUTURI, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, in diretta streaming dal Palazzo dell’Informazione di AdnKronos a Roma, sugli affari delle mafie nell’emergenza coronavirus.
Cambio di strategie
“Si sono evitati – ha detto Nicaso – i porti italiani a vantaggio di quelli spagnoli, belgi e olandesi. E quindi abbiamo visto un aspetto importante e cioè che alcuni broker ‘ndranghetisti avevano a disposizione dei grossi quantitativi di droga, delle scorte, per sopperire all’emergenza. Questo ci fa capire come queste organizzazioni riescono ad anticipare i tempi e a prepararsi. La Calabria e i calabresi “dovrebbero uscire dalla psicologia degli assediati e cercare di affermare la propria identità. Noi parliamo sempre di quello che non siamo, dovremmo dire invece quello che siamo, puntando a realizzare una realtà diversa, dove non debba essere sempre la magistratura a fare indagini e ipotesi di reato, ma piuttosto la classe civile e politica a essere capace di fare selezione. L’augurio – ha concluso Nicaso- che da calabrese che vive da 30 anni all’estero, faccio ai miei corregionali per le prossime elezioni”.





