13 Maggio 2025
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Calabria

Depurazione in Calabria, ecco il piano da centinaia di milioni di euro per il potenziamento degli impianti

Tra gli interventi più importanti: rimessa a nuovo delle piattaforme, collettamenti e potenziamento delle reti fognarie in diverse aree strategiche della regione. La mappa

Continua la nostra inchiesta sulla depurazione calabrese, attualmente in una situazione critica. Il Commissario straordinario unico, Fabio Fatuzzo, ha messo in campo un piano da centinaia di milioni di euro per il potenziamento degli impianti e la risoluzione delle infrazioni comunitarie. Tra gli interventi più importanti: nuovi impianti, collettamenti e potenziamento delle reti fognarie in diverse aree strategiche della regione.

Il piano per la depurazione calabrese

La depurazione in Calabria continua a presentare gravi problematiche, con impianti obsoleti e una gestione frammentata che ha portato a numerose infrazioni comunitarie. Tutte le speranze di un cambiamento concreto sono riposte negli interventi previsti dal Commissario straordinario unico, Fabio Fatuzzo.

Centinaia di milioni di euro verranno investiti per rimettere a nuovo le piattaforme depurative. Sono in corso incontri con amministratori locali e responsabili degli uffici tecnici comunali per valutare lo stato attuale della depurazione e identificare le aree di intervento, anche alla luce di finanziamenti già utilizzati o in arrivo.

Primo intervento: Crotone e frazioni

Uno dei primi interventi riguarda il collettamento della frazione Papanice e della zona Margherita al depuratore di Crotone. A tal fine, sono stati effettuati sopralluoghi tecnici e riunioni con i responsabili comunali per la redazione del documento di indirizzo alla progettazione, base per l’affidamento dei servizi tecnici necessari alla stesura del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo.

Inoltre, è già stata raccolta la documentazione per verificare la validità funzionale della proposta originaria o per valutare soluzioni alternative.

Nuovi impianti a Rocca di Neto

Prevista la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione in località Fondi Barchi e la costruzione della rete fognaria per le aree non ancora servite nel comune di Rocca di Neto. Un sopralluogo con tecnici e progettisti ha permesso di individuare la soluzione progettuale migliore per superare l’infrazione comunitaria.

Nel corso delle analisi, sono emerse anche criticità riguardanti il corretto svolgimento della conferenza dei servizi, rendendo necessaria una nuova indizione per acquisire i pareri necessari.

Monasterace: un progetto consortile per risolvere le inefficienze

Tra gli interventi in programma, spicca quello per la realizzazione di collettori fognari che collegheranno le località Lambrosi, Campo Marzo e il Centro Storico di Monasterace all’impianto di Torre Ellera nel comune di Camini.

Il comune di Monasterace guida un progetto consortile che include Stilo e Camini (circa 800 abitanti, non in infrazione). Il piano prevede un investimento di 4,47 milioni di euro per: dismettere gli impianti esistenti a Lambrosi e Campo Marzo; potenziare l’impianto di Torre Ellera, che dovrà trattare anche i reflui provenienti da Monasterace; costruire un nuovo impianto a fanghi attivi da 500 a.e. nel centro storico di Camini; realizzare una rete fognaria e tre sollevamenti fognari nella zona Marina di Camini, collegandoli all’impianto di Torre Ellera. L’impianto di Torre Ellera, composto da tre linee da 5.000 a.e. ciascuna, necessita di importanti interventi di potenziamento e messa in funzione.

Subcommissario e nuova gestione del progetto

Il Subcommissario Tonino Daffinà è subentrato al Comune di Monasterace come soggetto attuatore. Ha preso atto delle azioni già intraprese dal Comune, disponendo la nomina dell’ingegnere Giulio Palma, funzionario della Sogesid, come Responsabile Unico del Procedimento (RUP), in sostituzione dell’architetto Caterina Denisi. Il nuovo RUP ha espletato i controlli necessari sui requisiti dell’Operatore Economico, che si sono conclusi con esito positivo.

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