16 Maggio 2025
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Calabria

Educazione ambientale, l’istituto Nautico di Catanzaro aderisce al progetto “NauticinBlu”

L'iniziativa, promossa da MareVivo in collaborazione con Msc Foundation del Gruppo Msc, mira a rafforzare le competenze degli studenti sulla crescita economica e la tutela ambientale

L’indirizzo Nautico del Polo Tecnico Professionale “Grimaldi-Pacioli-Petrucci-FerrarisMaresca”, grazie alla lungimiranza del Dirigente Scolastico, Dott.ssa Elisabetta Zaccone, conferma la propria capacità di promuovere e sostenere progetti innovativi aderendo a quello nazionale di educazione ambientale “NauticinBlu”, promosso da MareVivo con il supporto di MSC Foundation del Gruppo MSC.

Il percorso formativo

Il percorso, svolto sotto la guida del Referente, Prof. Luigi Trapasso, è riconosciuto come PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) anche grazie alla convenzione con la Capitaneria di Porto di Crotone. Gli studenti del Triennio del corso G sono stati coinvolti in un approfondito percorso formativo sulla sostenibilità ambientale e la tutela degli ecosistemi marini. Dopo una fase teorica in aula, curata dagli Esperti di MareVivo, Maria Rapini e Omar d’Incecco, gli studenti hanno affrontato temi cruciali come il cambiamento climatico, il funzionamento degli ecosistemi marini, la legislazione ambientale, la gestione dei rifiuti, il riciclo, l’economia circolare e la transizione ecologica. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze degli studenti degli Istituti Nautici sul complesso equilibrio tra crescita economica e tutela ambientale, preparandoli a diventare protagonisti del cambiamento e custodi del mare.

Sensibilizzare le nuove generazioni

L’iniziativa mira a coinvolgere attivamente le nuove generazioni, dentro e fuori dall’aula, sensibilizzandole all’adozione di comportamenti responsabili in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “È importante conoscere la nostra memoria per agire con consapevolezza e costruire un futuro più sostenibile” – ha dichiarato Maria Rapini, Segretario Generale Marevivo e Project Manager Nazionale –. “L’educazione ambientale è fondamentale per formare le nuove generazioni, affinché possano diventare custodi attivi del mare e delle sue risorse. Solo attraverso la conoscenza e il rispetto possiamo preservare il nostro patrimonio naturale per le generazioni future. Il mare è un bene prezioso e la sua tutela deve essere una priorità per tutti noi”.

La visita alla Tonnina

Gli studenti del Nautico, accompagnati dai docenti Letizia Bressi, Laura Marino, Salvatore Parrotta e Antonio Staglianò, sono stati accolti presso la sede Pacioli dalla Referente Prof.ssa Maria Pugliese e dalla Prof.ssa Patrizia Spaccaferro, che ha coordinato un gruppo di studenti delle classi III E, IV B e IV E nel ruolo di guide esperte, alla scoperta del “Museo del Mare all’ombra della Tonnina” del Polo Tecnico Professionale. Attraverso un percorso didattico coinvolgente, hanno potuto esplorare reperti, documenti e testimonianze che narrano l’evoluzione storica di Catanzaro Marina, una città che ha tratto dal mare e dalle industrie del tempo la sua economia, le sue tradizioni e il suo modo di vivere. Le sezioni del Museo spaziano dalla pesca, con strumenti antichi e tradizionali come ancore, nasse e reti, alla fauna marina, con una ricca raccolta fotografica e una sezione multimediale che raccoglie video e testimonianze storiche. Particolare attenzione è stata dedicata al “villaggio industriale”, che ospita reperti dell’antica industria Ledoga, il plastico dello stabilimento dove si produceva il tannino e prodotti farmaceutici derivati.

Il Museo, frutto di un progetto pluriennale di valorizzazione del territorio, è un autentico scrigno di storia e cultura che permette di comprendere il passato e immaginare un futuro sostenibile. Gli studenti hanno partecipato a un’attività di beach clean-up sulla spiaggia di Catanzaro Lido, un’azione concreta per sensibilizzare sulla tutela del litorale e sulla riduzione dei rifiuti marini. Durante l’attività, hanno analizzato la tipologia dei rifiuti raccolti, riflettendo sulle dinamiche ambientali delle spiagge e sulle buone pratiche per la loro conservazione. Il programma “NauticinBlu” ha incluso anche una visita al “Museo della Pesca e del Mare” (MuPeM), guidati dalla Responsabile, la biologa Stefania Giglio e dal biologo Rosario Giglio. Questo Museo rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione della biodiversità marina e delle tradizioni marinare, con sezioni dedicate alla subacquea, alla riproduzione della flora e fauna del Mediterraneo. Il Museo ospita anche laboratori di biologia marina, impegnati nella ricerca e nel monitoraggio degli ecosistemi marini, oltre a collaborare con enti specializzati nel recupero di animali marini in difficoltà.

Tappa al Cratam

A completare il percorso, gli studenti hanno visitato il CRATAM, il Centro di Recupero per Animali Marini, dove hanno approfondito le attività di soccorso e riabilitazione della fauna marina. “Un’esperienza emozionante – ha sottolineato il Dirigente Scolastico, Dott.ssa Elisabetta Zaccone – che ha permesso agli studenti di acquisire una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela del patrimonio culturale e ambientale. Il Polo Tecnico Professionale si conferma un punto di riferimento per la costruzione di una cultura della sostenibilità e della valorizzazione del territorio”. L’iniziativa ha rappresentato non solo un’occasione di formazione, ma anche un’opportunità per rafforzare il senso di appartenenza alla Comunità e promuovere un’educazione al patrimonio che vada oltre la conoscenza teorica, traducendosi in azioni concrete per la salvaguardia delle risorse naturali e culturali. Un’eredità preziosa da preservare e tramandare alle future generazioni.

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