In vista della festa della donna sabato 8 marzo lo Spi Cgil Calabria e il Coordinamento Donne Spi Calabria hanno organizzato una serie di iniziative, eventi e approfondimenti che coinvolgeranno tutti i territori, ma soprattutto puntano ad un dibattito costruttivo sul ruolo del donna.
“Lo scopo – riporta una nota dello Spi Cgil – è quello di dare respiro a quella cultura della parità iniziata nel 1968 e che ancora oggi ha molto da dire, per arrivare ad una società più equa che valorizzi il ruolo della donna, anziché penalizzarlo relegandolo all’ambito familiare e che tenga conto della maternità, senza renderla un handicap o un ulteriore motivazione per allargare i divari tra i due sessi
Quanto emerge dal recente rendiconto di genere del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps è drammatico. Le donne in Italia a parità di mansione vengono retribuite in media il 20 per cento in meno degli uomini, ma in alcuni settori il divario tocca punte del 30 per cento. Ma non solo. Il 64,4 per cento lavora part time, e spesso non per scelta. Il focus sulla Calabria è ancora più lacrime e sangue. Secondo il rapporto Bes dell’Istat nella nostra regione lavora una donna su tre con dati in peggioramento nelle aree interne e nelle zone svantaggiate dove i fenomeni di sommerso e sfruttamento aumentano.
Come Spi Cgil e come Coordinamento Donne Spi sosteniamo con forza i referendum sul lavoro perché riteniamo che mettendo mano al sistema e creando le condizioni per un argine al precariato e ai licenziamenti illegittimi si possano mettere le basi per un futuro più equo, stabile e giusto”