Basta poco per far precipitare la situazione sulla Statale 106 Jonica in Calabria, un’arteria vitale che al primo accenno di maltempo si trasforma in un corso d’acqua. L’ennesimo episodio ha visto la Statale inondata da fango, terriccio e detriti, causando allagamenti ovunque e bloccando decine di automobilisti. L’emergenza si è manifestata simultaneamente in tre province costiere: Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria, con le forze dell’ordine costrette a intervenire in condizioni di grande difficoltà. Il disastro ricorrente espone la rete viaria a critiche feroci, sollevando la domanda: Quale Stato degno di questo nome può tollerare una vergogna simile su una sua strada principale?”. E’ quanto afferma l’Organizzazione di Volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106”
“Non è un lusso, è un diritto”: l’appello per la sicurezza
L’Organizzazione denuncia “l’abbandono pluridecennale dell’infrastruttura, un costo pagato con incidenti, disagi e vite umane“. L’associazione è tornata all’attacco con una recente conferenza stampa a Catanzaro, quantificando l’intervento necessario e urgente. “La sicurezza non è un lusso, è un diritto! Servono subito 500 milioni di euro per mettere in sicurezza l’attuale Statale 106,” tuonano i volontari. Che aggiungono: “I lavori richiesti sono interventi urgenti e non più rinviabili, essenziali per la gestione delle emergenze idrogeologiche: rifacimento dei canali di scolo e sistemi di raccolta delle acque piovane”.
Tolleranza zero: le richieste dirette al Ministro Salvini
L’Organizzazione ha indirizzato un appello perentorio al Ministro Matteo Salvini, chiedendo due azioni immediate e drastiche per affrontare una situazione ritenuta insostenibile: “rimozione Dirigenti: Rimuovere i dirigenti Anas in Calabria per “manifesta incapacità” di gestione e manutenzione; Piano di Investimenti: Avviare subito un piano di investimenti urgenti sul tracciato attuale della Statale 106, prima che l’arrivo dei fondi per la Nuova Jonica risolva il problema solo parzialmente o troppo tardi”.
