Esiste un giornalismo che non si piega, che non si lascia sedurre dai lustrini del potere, che non cerca il plauso delle corti né la complicità di chi distribuisce favori. Esiste un giornalismo che nasce dal bisogno di raccontare la verità, senza paura, senza padrini e senza padroni. Calabria7 nasce da questa esigenza, dal desiderio di rompere il silenzio imposto dal conformismo, dalle convenienze, dal servilismo di chi ha trasformato l’informazione in una recita scritta da altri. Perché si può fare giornalismo senza inginocchiarsi al potente di turno, senza lasciarsi corrompere dalle promesse del potere o ammaliare dalle lusinghe del conformismo. Un giornalismo che non appartiene a nessuno, se non ai lettori e ai fatti.
Tra rinascita, restanza e ritornanza
Ma il nostro sogno non si ferma al giornalismo. Il nostro sogno si chiama rinascita. Una rinascita che segue due direttrici, due visioni, due speranze: la restanza e la ritornanza. Restare in Calabria non deve essere una condanna, ma una scelta.
Restanza deve significare poter vivere in una terra libera dal malaffare, dai ricatti, dai sistemi clientelari che premiano i peggiori e umiliano i migliori. Restare deve voler dire avere opportunità, dignità, futuro. Restare qui deve essere un atto di coraggio, di orgoglio, di resistenza e di speranza. Perché questa terra merita di essere vissuta, costruita, difesa. Perché i suoi figli migliori devono poter restare, crescere, creare, senza dover abbassare la testa o cercare fortuna altrove.
E poi c’è la ritornanza, il sogno di vedere i calabresi che sono stati costretti a partire tornare nella loro terra. Tornare per viverla, per ripopolarla, per farla crescere. Riportare a casa le competenze, le esperienze, le idee che oggi fanno grande il mondo altrove e che potrebbero fare grande la Calabria. Perché un popolo non può vivere di addii. Perché questa terra deve essere il luogo in cui si sceglie di costruire, di investire, di sognare di nuovo. Chi è andato via portando con sé la nostalgia e la rabbia, deve poter tornare con la voglia di ricominciare. Deve ritrovare una terra che non lo respinge, ma lo accoglie a braccia aperte, pronta a fiorire con lui.
La nostra linea editoriale
Saremo il megafono di questa battaglia. Saremo un giornale che non si accontenta di riportare le notizie, ma che le crea, le indaga, le approfondisce. Calabria7 è il sogno di una Calabria raccontata senza veli, senza compiacenze, senza sudditanze. Un giornale libero, indomabile, feroce con i potenti e leale con il nostro pubblico. Non staremo con nessuno: staremo con la verità, con i documenti, con le storie che meritano di essere raccontate. Saremo scomodi per chi vuole il silenzio, intransigenti con chi ferisce questa terra. Saremo il faro acceso nella notte dell’omertà. Cercheremo di essere una voce autentica, irriverente, scomoda per chi detiene il potere e vuole mantenerlo a ogni costo. Saremo un giornale libero e indipendente, senza bandiere di partito, senza vincoli imposti dai finanziamenti pubblici. Racconteremo i fatti, denunceremo i misfatti, daremo voce a chi non ce l’ha.
