La Regione Calabria ha proceduto all’acquisto di 60 ambulanze attraverso una procedura che solleva dubbi sulla gestione dei fondi pubblici. Con il decreto dirigenziale n. 10784 del 27 luglio 2023, l’Asp di Cosenza è stata designata come azienda capofila per l’acquisto dei mezzi di emergenza-urgenza.
Successivamente, con la delibera n. 1856 del 30 agosto 2023, si è siglato un accordo tra Azienda Zero e Asp di Cosenza, dando il via alla procedura di gara per l’acquisto di ambulanze di soccorso avanzato. La fornitura è stata aggiudicata alla ditta Orion srl, per un totale di 11 milioni e mezzo di euro, ovvero 191.540 euro per ogni ambulanza.
L’anomalia segnalata dal Codacons
Secondo Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, la delibera presenta una criticità importante: viene dichiarato che non esistano “convenzioni” o “Accordi quadro” in vigore con Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione.
Tuttavia, Di Lieto sottolinea che questa affermazione non è corretta, poiché esiste un apposito bando Consip per la fornitura di ambulanze e servizi correlati. Seguendo la procedura Consip, infatti, le ambulanze avrebbero potuto essere acquistate a un costo di circa 25.000 euro ciascuna.
Ambulanze incomplete e ulteriori spese
Oltre al costo elevato, il Codacons denuncia un’altra problematica: le ambulanze acquistate risultano prive delle apparecchiature necessarie per l’emergenza.
Per colmare questa lacuna, la Regione ha stanziato con il decreto n. 15496 del 30 ottobre 2023 ulteriori 13.955.000 euro per dotare i veicoli di attrezzature sanitarie, dispositivi medici e sistemi per il soccorso.
A conti fatti, il costo complessivo per ogni ambulanza arriva a circa 400.000 euro, contro i 25.000 euro della procedura Consip.
Un danno per i cittadini
Se la Regione avesse seguito la procedura Consip, avrebbe potuto acquistare 935 ambulanze complete di tutte le attrezzature, invece di sole 60 unità.
Di fronte a questa gestione delle risorse pubbliche, il Codacons ha deciso di chiedere l’intervento della Procura della Repubblica e della Magistratura contabile, ritenendo che vi sia un grave danno alla collettività.
“La trasparenza e l’oculata gestione delle risorse pubbliche dovrebbero essere una priorità per le amministrazioni – conclude Di Lieto – e per questo abbiamo ritenuto doveroso segnalare la vicenda alle autorità competenti.”