“La nostra terra ha bisogno di quella speranza che non tradisce di quella forza che non si arrende, di quella luce evangelica capace di ridestare i cuori al coraggio e al sorriso che nasce dalla certezza di sapere che l’ultima parola, l’ultima parola appartiene al Signore della vita”. Così il cardinale arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nell’omelia della sua prima celebrazione dopo la nomina, nella Basilica dell’Immacolata di Catanzaro, gremita di autorità e tantissimi fedeli.
L’esortazione di Don Mimmo Battaglia
Nella sua omelia don Mimmo si è affidato a “Maria donna di pace, sognatrice di unità, tessitrice instancabile di fraternità, madre della nostra chiesa. Non stancarti mai – ha detto il cardinale – di ripeterci le parole del tuo figlio che ci invitano a dismettere le corazze dell’individualismo per indossare l’abito luminoso dell’amore fraterno e i calzari semplici e poveri della speranza, quella speranza di cui la nostra Calabria ha più che mai bisogno. Maria terra che non smette mai di fiorire fa che anche noi non smettiamo di credere, di sognare e di lottare fiduciosi nella parola fedele di tuo figlio che ci invita ad essere per la nostra Calabria un segno di un futuro diverso e possibile. Un futuro di pace e giustizia, di dignità e di serietà, in cui ogni figlia e ogni figlio della nostra amata gente possa finalmente sentirsi accolto, amato, valorizzato e custodito dalla bellezza di questa nostra amata terra”.