Oggi, presso la sede del Ministero dei Trasporti, il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha accolto il premier ungherese Viktor Orbán per un incontro durato circa un’ora, definito dai partecipanti “affettuoso”. Il colloquio ha permesso ai due leader di fare il punto sulla situazione internazionale, discutere di infrastrutture e confrontarsi sugli equilibri geopolitici europei.
Durante l’incontro sono stati approfonditi temi come la pace, la dura critica al Green Deal e alle politiche europee definite “suicide”, oltre al contrasto all’immigrazione clandestina, ambito in cui Salvini e Orbán hanno manifestato piena sintonia. Il confronto ha incluso anche il plastico del Ponte sullo Stretto, collocato all’ingresso del Mit: un’opera che suscita interesse a livello internazionale, e sulla quale Salvini ha invitato Orbán a seguire l’avvio dei cantieri.
Sul fronte geopolitico, secondo il consigliere politico di Orbán, Balasz Orban, il premier ungherese starebbe progettando un asse con Bratislava e Praga, in un contesto europeo segnato dalle recenti elezioni in Repubblica Ceca vinte dal nazionalista Andrej Babis. In un’intervista rilanciata sul suo account, Viktor Orbán ha sottolineato il ruolo di alleati come lo slovacco Robert Fico e il premier in pectore ceco, affermando che nell’Europa centrale il fronte pacifista sta crescendo e che, con l’aggravarsi delle difficoltà economiche, sempre più nazioni riconosceranno che la pace rappresenta l’unica via percorribile.





