Cosenza si distingue come modello virtuoso di collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Università della Calabria (Unical). Durante la Giornata nazionale delle università, il sindaco Franz Caruso ha evidenziato i successi di questa sinergia, frutto di un’intesa con il Rettore Nicola Leone.
“A Cosenza si è sviluppato un modello di cooperazione che ha permesso di raggiungere risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa”, ha dichiarato Caruso, sottolineando il ruolo delle università come motore di sviluppo e innovazione per il Paese.
Il ruolo delle città nella crescita universitaria
Secondo Caruso, le città non sono semplici sfondi per la vita accademica, ma veri e propri hub di interazione tra studenti, istituzioni e imprese. “Le università non solo formano competenze, ma guidano il cambiamento economico e sociale”, ha affermato.
Nell’era della trasformazione digitale, il legame tra città e atenei diventa cruciale per affrontare le sfide del futuro. “I sindaci devono comprendere che la presenza delle università rappresenta un’opportunità irripetibile per la crescita culturale, scientifica ed economica dei territori”, ha aggiunto Caruso.
Il Polo delle professioni sanitarie nel centro storico
Uno dei progetti più significativi di questa collaborazione è la creazione del Polo delle professioni sanitarie nel cuore del centro storico di Cosenza.
Grazie a un accordo tra Comune e Unical, il Complesso monumentale di San Domenico, che già ospita il corso di Infermieristica, accoglierà anche quello di Fisioterapia, raggiungendo oltre 1.000 studenti.
A questi si aggiungeranno 300 specializzandi sanitari e numerosi stagisti che frequenteranno l’incubatore di imprese presso Palazzo Spadafora, concesso dal Comune all’Università.
“Un progetto che radica l’Unical nel tessuto cittadino, trasformando Cosenza in un polo di riferimento per la formazione sanitaria”, ha spiegato il sindaco.
Contrastare la fuga dei cervelli
Uno degli obiettivi principali di questa iniziativa è ridurre la fuga dei cervelli, un problema cronico per la Calabria. “Vogliamo trattenere i nostri giovani, offrendo loro opportunità concrete nel loro territorio d’origine”, ha affermato Caruso.
La presenza di studenti nel centro storico non solo valorizza il patrimonio urbano, ma favorisce un rinnovamento sociale ed economico.
“Loro sono il futuro della città, la linfa vitale su cui costruire la classe dirigente di domani”, ha concluso il sindaco.
Cosenza si propone così come esempio nazionale di come un’efficace collaborazione tra amministrazione locale e università possa invertire la tendenza all’emigrazione giovanile e favorire lo sviluppo del territorio.