25 Giugno 2025
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Addio Carletto, quando il Catanzaro di Mazzone fece diventare matta la Roma con Palanca

Carletto Mazzone se ne è andato quest’oggi (LEGGI QUI), a 86 anni, ma gli sportivi sono come gli artisti: lasciano una traccia indelebile, che resta per sempre. Se il Catanzaro, quel suo Catanzaro 1978-1980, resta ancora oggi una squadra iconica, mitica, di cui si ricordano tutti anche fuori dai confini provinciali e nazionali, è grazie a lui.

Proprio oggi Massimo Palanca, autentica leggenda giallorossa, in un’intervista a Repubblica lo nominava come miglior allenatore della sua carriera. Indimenticabile è quel Roma-Catanzaro del 4 marzo 1979: all’Olimpico, O’ Rey realizzò tutti e tre i gol della squadra, uno dei quali grazie alla sua specialità: la palla in rete, con un sinistro beffardo e imprendibile, direttamente da calcio d’angolo (nel corso della sua carriera ne ha realizzati 13 in questo modo). Di questa partita del 4 marzo 1979 resterà in tutti gli archivi dei giornali e in internet, la foto del vecchio tabellone luminoso dell’Olimpico: Roma-Catanzaro 1-3, Di Bartolomei e poi tre volte Palanca. Sandro Ciotti dirà di lui: “Uno dei migliori sinistri d’Europa”.  Piede di Fata Massimo Palanca (o anche Pedi i pupa, piede da donna). Catanzaro aveva espugnato Roma, la città di Carletto Mazzone. Catanzaro era Caput Mundi.

Proprio oggi Massimo Palanca, autentica leggenda giallorossa, in un’intervista a Repubblica lo nominava come miglior allenatore della sua carriera. Indimenticabile è quel Roma-Catanzaro del 4 marzo 1979: all’Olimpico, O’ Rey realizzò tutti e tre i gol della squadra, uno dei quali grazie alla sua specialità: la palla in rete, con un sinistro beffardo e imprendibile, direttamente da calcio d’angolo (nel corso della sua carriera ne ha realizzati 13 in questo modo). Di questa partita del 4 marzo 1979 resterà in tutti gli archivi dei giornali e in internet, la foto del vecchio tabellone luminoso dell’Olimpico: Roma-Catanzaro 1-3, Di Bartolomei e poi tre volte Palanca. Sandro Ciotti dirà di lui: “Uno dei migliori sinistri d’Europa”.  Piede di Fata Massimo Palanca (o anche Pedi i pupa, piede da donna). Catanzaro aveva espugnato Roma, la città di Carletto Mazzone. Catanzaro era Caput Mundi.

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