È il sindaco della città ionica, Daniele Vacca, ad annunciare “con felicità che sono iniziati, ufficialmente, i lavori per la costruzione della struttura. Un progetto che rappresenta un passo significativo verso il miglioramento dei servizi sanitari e sociosanitari nella nostra comunità”.
Un punto di riferimento
Il sindaco evidenzia ancora che “sarà un punto di riferimento per tutti i cittadini, un luogo dove trovare assistenza medica e servizi sanitari essenziali”
L’organizzazione della struttura
A taglio del nastro avvenuto ci saranno: 10 medici di medicina generale e 8 infermieri dedicati alla cura e alla prevenzione; sale per visite specialistiche e diagnostica (ecografie, elettrocardiogrammi, radiografie, ecc.); punto prelievi e servizi per anziani, famiglie, donne e bambini; un sistema innovativo di interconnessione dati per ottimizzare la presa in carico dei pazienti
Prevista, inoltre, l’implementazione di un sistema innovativo di interconnessione dei dati e la creazione della Centrale operativa territoriale (Cot ) come elementi chiave che miglioreranno l’efficienza e la continuità dell’assistenza.
Un grande passo avanti per una sanità accessibile, moderna ed effiiente
“Abbiamo posto le basi per garantire al meglio la salute di tutti noi – conclude Vacca -. Soverato avrà una sanità più accessibile, moderna ed efficiente, con un’attenzione particolare ai bisogni della nostra comunità”.
Il caso Soverato riaccende le polemiche a Chiaravalle Centrale
L’annuncio del primo cittadino di Soverato sull’avvio dei lavori per la Casa della Comunità nel suo comune ha scatenato polemiche a Chiaravalle Centrale. Il movimento civico “Radici e Ali” riaccende infatti i riflettori su una questione irrisolta da anni: il destino della Casa della Salute, il progetto che avrebbe dovuto colmare il vuoto lasciato dalla chiusura dell’ospedale di Chiaravalle, mai realizzato
“Leggiamo del nuovo cantiere di Soverato – afferma il movimento – e ci chiediamo: perché loro sì e noi no? Soverato ha già un ospedale funzionante, mentre Chiaravalle ha perso il proprio e con esso la possibilità di garantire servizi sanitari di prossimità ai cittadini.
L’alternativa promessa era la Casa della Salute, ma quel progetto è rimasto sulla carta. Ora, a pochi chilometri da noi, si avvia un’opera che, a leggere le dichiarazioni ufficiali, sembra essere un doppione di ciò che sarebbe dovuto nascere a Chiaravalle”.
L’interrogativo è chiaro e diretto
“Cosa può dirci il sindaco Domenico Donato sui cantieri della Casa della Salute di Chiaravalle? E, soprattutto, cosa comporta per il nostro territorio il nuovo progetto di Soverato? – incalza “Radici e Ali” -. Se l’obiettivo della Casa della Comunità è migliorare l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, il rischio è che la struttura di Soverato finisca per assorbire risorse e competenze che avrebbero dovuto essere destinate a Chiaravalle”.
Il movimento civico punta il dito contro quella che definisce una “disattenzione colpevole” da parte dell’amministrazione Donato, accusata di non aver difeso con sufficiente determinazione il diritto della città a un presidio sanitario adeguato. “Mentre altrove si costruisce, qui si assiste in silenzio all’ennesima occasione persa. Chiaravalle non può restare a guardare mentre i servizi vengono spostati altrove”, affermano i rappresentanti di Radici e Ali.
Una richiesta di chiarimenti che, inevitabilmente, si trasforma in una critica politica: “Perché il sindaco Donato – conclude “Radici e Ali” – non ha fatto sentire la sua voce? Perché nessuna pressione sugli enti preposti affinché il progetto della Casa della Salute diventasse finalmente realtà? Sono domande che i cittadini di Chiaravalle meritano di vedere affrontate con urgenza, prima che l’ennesima promessa venga definitivamente archiviata”.