La vigilia di Catanzaro-Ternana è sempre più carica di veleno. Dopo il trasloco forzato a Lecce per le note problematiche relative allo stadio “Ceravolo” (LEGGI QUI), la scelta di aprire le porte solo per un numero limitato di tifosi (1500 per i giallorossi, 300 per gli umbri) sta generando non poche polemiche. E anche i gruppi organizzati della Curva Massimo Capraro, in un comunicato pubblicato sui social, hanno preso una durissima posizione: “Abbiamo assistito alla kermesse stadio senza esprimerci perché speravamo nell’esito positivo della vicenda; cosi com’era stato promesso pubblicamente. Come spesso accade, quando c’è la política di mezzo, le promesse vengono disattese. Ora, subire l’ennesima pagliacciata da parte di chi gestisce questo maledetto calcio moderno, non può passare inosservata. Dovete spiegarci – scrivono – come una tifoseria con 4000 abbonati possa selezionare 1500 fortunati al seguito della squadra che è da ritenersi come incontro casalingo con tagliando regolarmente acquistato. Questa lega calcio rispecchia con esattezza il sistema Italia: la documentazione inviata è in ritardo, il campo e pronto, perfettamente omologato, ma non si gioca, quindi..destinazione Lecce.
“Lecce, festa patronale, una città messa in crisi, riunioni su riunioni di cervelloni denominati Gos, 1500 ingressi limitati quando soltanto due giorni prima della partita verrà detto come funziona il sorteggio. Chi fa sacrifici quotidiani per seguire la squadra – concludono – merita rispetto. La dignità non si sballotta all’ultimo minuto da uno stadio all’altro. E’ ora di dare un segnale di serietà e chiarezza. Noi non ci saremo: o tutti o nessuno”.
“Lecce, festa patronale, una città messa in crisi, riunioni su riunioni di cervelloni denominati Gos, 1500 ingressi limitati quando soltanto due giorni prima della partita verrà detto come funziona il sorteggio. Chi fa sacrifici quotidiani per seguire la squadra – concludono – merita rispetto. La dignità non si sballotta all’ultimo minuto da uno stadio all’altro. E’ ora di dare un segnale di serietà e chiarezza. Noi non ci saremo: o tutti o nessuno”.