Ha fatto registrare tanto entusiasmo e grande partecipazione la prima edizione del Rigugghju Fest, il festival ideato per celebrare la cultura, la natura e la comunitร dei nostri paesi, organizzato dallโassociazione We’re South APS con la collaborazione della Pro Loco Santa Caterina dello Ionio APS, il patrocinio e il contributo dell’amministrazione comunale di Santa Caterina dello Ionio e il patrocinio del Parco Naturale Regionale delle Serre. Una giornata intensa e partecipata che ha animato il suggestivo centro storico di Santa Caterina dello Ionio, raccogliendo oltre duemila persone in unโatmosfera di festa, riflessione e condivisione. Il Rigugghju Fest nasce proprio per questo: valorizzare la bellezza della vita autentica e lenta dei nostri paesi e sostenere chi ogni giorno lavora per mantenere vivi questi luoghi, resistendo allo spopolamento e allโoblio.
Diverse le iniziative proposte nel corso della manifestazione
Oltre alla partecipazione libera, il programma del festival ha proposto attivitร su prenotazione pensate per ogni fascia d’etร : circa 250 persone hanno preso parte allโarcheotrekking mattutino alla scoperta dellโantica Chiesa della Madonna della Neve, tappa 47 del Cammino Basiliano. Lโescursione รจ stata guidata dal Trekking Stilaro e accompagnata dalle testimonianze di Antonio Tropiano, Carmine Lupia, Salvatore Marino, Domenico Talotta, Tommaso Conidi, Giuseppina Primerano, Daniele Vadalร , Giuseppe Santoro, Domenico Giannini. Piรน di 50 bambine e bambini hanno animato il laboratorio creativo curato dal C.I.D. (Creativi Indipendenti Davolesi), culminato in un emozionante flash mob: i piccoli artisti hanno installato sulla parete laterale della Chiesa Matrice 22 lettere colorate formando la scritta “Libertร รจ Partecipazione”. Infine oltre 300 partecipanti hanno seguito la visita guidata tra palazzi nobiliari e chiese.
Confronti e dibattiti fulcro della giornata
Cuore della giornata sono stati i due tavoli di confronto, svoltisi nella piazza della Chiesa Matrice.Il primo, dedicato a progetti e proposte di sviluppo locale, รจ stato introdotto dal sindaco di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, che ha elencato i numerosi interventi realizzati nelle zone rurali, come il ripristino di oltre 30 chilometri di strade interpoderali, e in centro storico, con il restauro di chiese e palazzi gentilizi. Soffermandosi sull’importanza dell’iniziativa, che si pone in linea con gli obiettivi dell’amministrazione comunale, il primo cittadino ha voluto ringraziare tutti per la straordinaria partecipazione e soprattutto per il grande contributo che i giovani stanno dando in termini di idee ribadendo che โla strada intrapresa รจ quella giusta e non si puรฒ tornare indietro perchรฉ questi nostri piccoli paesi, in passato, hanno giร perso molto tempo.โ Sono intervenuti anche l’architetto Daniele Vadalร , in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Catanzaro e Crotone, che ha illustrato il progetto di recupero della Madonna della Neve elogiando l’intervento di restauro come risultato di un’efficace collaborazione tra enti; il commissario del Parco Naturale Regionale delle Serre Alfonso Grillo, che ha illustrato la volontร di incentivare una forma di turismo da lui definito โgentileโ e sui vantaggi per i Comuni aderenti; il consigliere comunale Raffaele Dolce, che ha preannunciato la realizzazione di invasi per uso agricolo quale misura di contrasto alla siccitร , la creazione del punto tappa della ciclovia dei calanchi, la proposta di riserva naturale; lโetnobotanico Carmine Lupia che ha ricordato la grande biodiversitร del territorio e Sandra Perfetti, coordinatrice del SAI Insieme di Santa Caterina dello Ionio, che ha presentato il progetto di car pooling comunitario “Passaggio Sicuro”, iniziativa pensata per colmare la mancanza di mezzi pubblici tra il centro storico e la costa. Il secondo panel ha visto protagoniste le realtร associative del territorio regionale e non solo, impegnate in un confronto aperto per costruire nuove sinergie a partire dal Manifesto del Rigugghju stilato dai dieci fondatori di We’re South e che riportiamo in calce allโarticolo.
La prossima edizione รจ giร in cantiere
Il successo di questa prima edizione conferma l’importanza di creare spazi di incontro e progettazione per il futuro dei nostri paesi, allโinsegna della partecipazione, della cultura e della cura del territorio. Per la prossima edizione sono giร in cantiere idee nuove per per continuare a vivere e immaginare insieme i nostri luoghi.