24 Giugno 2025
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Calabria

Ville, società e imprese edili: patrimonio di oltre 850mila euro sequestrato a un affiliato della cosca Scalise

Nel mirino della guardia di Finanza i beni riconducibili a un esponente del clan operante nei comuni del Reventino e nota come "gruppo storico della montagna"

La Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni riconducibili a un esponente della cosca di ‘ndrangheta Scalise, operante nei comuni del Reventino e nota come “gruppo storico della montagna”.

Le indagini della Finanza

Il provvedimento, disposto dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, è stato emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro su richiesta della stessa Procura. L’operazione si inserisce nel procedimento di esecuzione della pena definitiva inflitta all’affiliato, a seguito della condanna nel processo contro i membri della cosca Scalise.

Condanna per mafia ed estorsione

Il destinatario del sequestro è stato riconosciuto colpevole di associazione mafiosa ed estorsione, ricevendo una condanna a 7 anni di reclusione. Secondo gli inquirenti, era pienamente inserito nelle dinamiche criminali del clan e attivo in azioni intimidatorie e di danneggiamento ai danni di imprese locali per controllare il mercato.

Patrimonio sproporzionato e sequestro dei beni

Grazie agli accertamenti della polizia economico-finanziaria, la Guardia di Finanza ha ricostruito il profilo reddituale dell’indagato e dei suoi familiari, rilevando una disparità tra redditi dichiarati e beni posseduti. Questa anomalia ha portato al sequestro di un patrimonio illecito accumulato nel tempo.

I beni sequestrati

I Finanzieri di Lamezia Terme hanno proceduto con il sequestro di: una villa con annessi tre terreni e una villetta autonoma a Decollatura (CZ); compendio aziendale di una società di costruzioni; due imprese edili costituite come ditte individuali; disponibilità finanziarie per circa 4.000 euro.

Contrasto alla ‘ndrangheta

Questa operazione rientra nella strategia della Guardia di Finanza per il contrasto alla criminalità organizzata, non solo attraverso l’accertamento di reati gravi, ma anche privando i malavitosi dei proventi illeciti accumulati negli anni. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri beni riconducibili alla cosca Scalise e ad altri affiliati.

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