Il cantautore calabrese che ha conquistato il palco di Sanremo con il suo brano “Albero delle noci”, è tornato a casa. Il suo ritorno è avvenuto in grande stile, nel campus dell’Unical, Dopo il frullatore mediatico dell’Ariston, Brunori è rientrato nella sua terra, più carico che mai e pronto a regalare ai suoi fan un’esperienza unica.
Un ritorno alle origini
Il concerto, che ha visto la partecipazione di migliaia di studenti, è stato un vero e proprio omaggio alla sua terra e alla sua carriera. Il pubblico dell’Unical ha potuto ascoltare dal vivo alcune delle sue canzoni più amate, tra cui Guardia 82, una delle sue prime composizioni, particolarmente apprezzata tra gli studenti universitari. Nel corso dell’evento, Brunori ha anche firmato le copie del suo ultimo album, che è andato letteralmente a ruba.
Ironia e affetto per la famiglia
Non sono mancati, come al solito, i momenti di ironia. L’artista ha raccontato la sua esperienza sanremese con leggerezza, dicendo: “Non male come esperienza, se si tiene conto che io trascorro il resto dell’anno davanti a una stufa a pellet. È stata una botta di vita che mi basterà per cinque o sei mesi”. Brunori ha anche condiviso l’affetto della sua famiglia, rivelando che sua figlia, al suo rientro, gli aveva detto che era un “eroe”. “Molto bello sentirselo dire”, ha commentato l’artista con un sorriso.