Il Partito Democratico di Cosenza ha avviato una discussione sul futuro del Piano strutturale comunale (Psc), proponendo la sua trasformazione in Piano strutturale associato (Psa). Lโobiettivo รจ riprendere il dibattito sulla creazione di una grande area urbana che, pur non arrivando a una cittร unica, possa favorire la collaborazione tra i comuni vicini.
Questo argomento รจ stato al centro di un incontro che ha visto la partecipazione di esponenti di rilievo del partito e di numerosi attori istituzionali e professionali.
I partecipanti alla riunione
Ieri pomeriggio, lโincontro si รจ svolto presso lโhotel Royal di Cosenza, alla presenza di personalitร di spicco come Elio Bozzo (Democratici per la Calabria), Francesco Graziadio (gruppo consiliare Democrazia e Partecipazione), Giacomo Mancini, Sergio De Simone, insieme ai segretari provinciali delle principali sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil (Massimo Ianni, Paolo Cretella e Michele Sapia). Presente anche il presidente di Inu Calabria, Domenico Passarelli, e accademici come Battista Sangineto dellโUnical. A supporto della discussione, anche i presidenti degli ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri, Pasquale Costabile e Marco Saverio Ghionna.
Riflessioni sul Psc e sulle prospettive future
Maria Pia Funaro, responsabile Ambiente della segreteria regionale di Sinistra italiana, ha sollecitato una riflessione tecnica e politica sul Psc di Cosenza. Ha evidenziato come chi amministra debba essere in grado di cogliere le trasformazioni sociali del territorio e promuovere un approccio innovativo.
Dโaltro canto, Bianca Rende, capogruppo di Cosenza cresce insieme, ha criticato la mancanza di cambiamento rispetto al passato, sottolineando che il Partito democratico aveva giร sollevato dubbi sulla validitร del piano urbanistico.
Per Rende, รจ necessario un approccio piรน democratico e collegiale, con un ampio coinvolgimento dei cittadini e degli ordini professionali.
In particolare, la consigliera ha proposto di avviare una discussione aperta sul Piano strutturale associato (Psa), coinvolgendo anche i comuni limitrofi come Casali del Manco, Montalto Uffugo e Mendicino.
Un piano urbanistico da ripensare
Anche Francesco Graziadio ha manifestato lโesigenza di ripensare il Piano strutturale comunale. Secondo il consigliere comunale, il PSC รจ ormai uno strumento superato, che necessita di una nuova visione per rispondere alle attuali esigenze sociali ed economiche. Graziadio ha ribadito lโimportanza di una sinergia economica, sociale e culturale tra i comuni, giร visibile nella realtร , per far fronte alle sfide del territorio.
Infine, unโulteriore anomalia da correggere riguarda la cubatura eccessiva prevista nel PSC redatto quindici anni fa, basata su una previsione di soli 10.000 abitanti.
Il dibattito prosegue, con lโobiettivo di ridefinire un piano urbanistico che risponda alle necessitร di crescita e di sostenibilitร dellโarea di Cosenza, e che possa rafforzare la collaborazione tra i comuni limitrofi per una grande area urbana piรน integrata e dinamica.