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9 Dicembre 2025
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Feriti due agenti dopo aggressione nel carcere a Castrovillari, il Sappe denuncia: “Lasciati soli”

Il sindacato stigmatizza l’assenza di strutture psichiatriche adeguate e chiede un trasferimento immediato del detenuto. Solidarietà ai due agenti coinvolti

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Nella serata del 6 dicembre, durante il turno 16:00–24:00, un episodio di violenza ha scosso il carcere di Castrovillari. Un detenuto temporaneamente trasferito dalla Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli”, autorizzato a lasciare la propria stanza per una telefonata ai familiari, avrebbe improvvisamente colpito alle spalle l’agente incaricato della vigilanza della sezione. Il colpo, secondo quanto riferito dalle fonti sindacali, ha provocato un trauma al setto nasale che ha reso necessario il trasferimento in ospedale, con una prognosi di 15 giorni.

Un secondo Assistente Capo Coordinatore, intervenuto immediatamente in soccorso del collega, ha riportato uno stiramento alla spalla e una prognosi di 4 giorni.

Un trasferimento “inopportuno”

Secondo quanto segnala il SAPPE, il detenuto risulterebbe affetto da disturbi psichiatrici, condizione che – affermano – avrebbe dovuto sconsigliare l’assegnazione alla struttura calabrese, priva di un servizio sanitario specialistico interno. Il trasferimento era stato disposto per consentire lavori di ristrutturazione nel carcere palermitano, ma l’assenza di personale medico dedicato a Castrovillari avrebbe determinato un contesto operativo ritenuto non adeguato alla gestione di un caso così complesso.

La denuncia del Sappe

In una dichiarazione diffusa il 7 dicembre dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), il segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Ciccone hanno evidenziato la «gravissima esposizione a rischio cui sono quotidianamente sottoposti le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, troppo spesso lasciati soli ad affrontare situazioni di elevata criticità, senza adeguato supporto operativo».

I rappresentanti del sindacato chiedono al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria un immediato trasferimento del detenuto in una struttura più idonea alla gestione di patologie psichiatriche, ricordando che la questione dei detenuti affetti da disturbi mentali resta «un problema gravissimo rispetto al quale nessuno interviene».

Durante e Ciccone richiamano inoltre una sentenza della Corte costituzionale del 2022, nella quale si afferma la necessità di un intervento legislativo del Parlamento per rivedere il quadro normativo seguito alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

L’appello e la solidarietà ai feriti

Il SAPPE torna anche a sollecitare un potenziamento degli organici, ritenuto indispensabile per assicurare condizioni di lavoro più sicure. Nella nota congiunta, i due dirigenti sindacali esprimono la loro «piena e sincera solidarietà» ai colleghi rimasti feriti nell’aggressione e formulano l’augurio di una pronta guarigione.

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