Ancora. Da anni. Il racconto continua. Lo sfacelo del sistema depurativo calabrese sotto gli occhi di tutti. In ginocchio. Forse senza via di uscita. In questa โpuntataโ parliamo dello sfacelo della depurazione di Pizzo Calabro e di alcuni comuni ricadenti nelle alte e basse Serre dove i torrenti, Amello in testa, suppliscono agli impianti fermi da anni e a quelli che funzionano a corrente alternata. Uno sfacelo in alcuni Centri montani dove i torrenti che solcano quei paradisiaci territori raccolgono i liquami fognari e le acque reflue โavvelenatiโ prodotte dalla popolazione e da quelle aziende fuorilegge che operano senza rispettare la normativa vigente in materia di inquinamento.
Partiamo dal depuratore consortile di Acquaro, Arena e Dasร . Costato oltre un milione di euro da circa 5 anni รจ fuori uso per negligenza di chi dovrebbe gestirlo. Lโecomostro, calato dallโalto per sfregiare uno dei terrori piรน belli dโItalia, attualmente รจ seppellito da unโautentica foresta che intralcia persino il passaggio dal cancello di ingresso. Da quando รจ stato bloccato รจ stato letteralmente depredato dei suoi apparati elettrici e tecnologici. In una parola รจ stato spogliato. La piattaforma depurativa era stata realizzata su impulso del disciolto Corap. Ha funzionato per pochissimi mesi dopodichรฉ รจ stato messo a riposo per โraggiunti limiti di etร . Una vergogna perchรฉ adesso i liquami avvelenati finiscono nel torrente โAmelloโ che confluisce nel fiume Mesima che inquinatissimo sfocia nelle acque cristalline, un tempo, del mare Tirreno.
Dopo la passeggiata in montagna indossiamo i pantaloncini e scendiamo sulla spiaggia di Pizzo dove nei giorni scorsi il mare era letteralmente infognato per il cattivo funzionamento del depuratore di localitร Marinella e delle stazioni di sollevamento. La โmerdaโ, non si offenda nessuno, โgalleggiavaโ trasportata dalla corrente. Un autentico disastro ambientale quello che ho visto nel tratto di mare che va dalla magica contrada โDifesaโ alla โSeggiolaโ di Pizzo.


