“Questo non è sport” commenta chi ha assistito all’incredibile scena allo Stadio Gianni Renda di Sambiase nell’ambito dell’ottava edizione del memorial Pasquale Gallo, torneo giovanile in corso di svolgimento proprio in questi giorni. Quello che doveva essere un momento di festa e sana competizione tra piccoli calciatori si è trasformato in un deplorevole spettacolo quando alcuni genitori hanno invaso il campo durante l’incontro tra Sportland 2000 e Segato, categoria pulcini.
Invasione di campo e violenza verbale
Secondo quanto documentato nel referto arbitrale, alcuni “tifosi-genitori” non identificati hanno superato le transenne che delimitano il campo, entrando nell’area di gioco con atteggiamento minaccioso.
Il direttore di gara, vista la situazione di crescente tensione, ha inizialmente sospeso l’incontro nella speranza di ristabilire la calma. Tuttavia, il clima si è ulteriormente deteriorato con insulti e minacce. La squadra Sportland 2000, preoccupata per l’incolumità dei propri giocatori, ha deciso di ritirarsi dall’incontro citando “gravi motivi di sicurezza“.
Sconfitta a tavolino per entrambe le squadre
L’organizzazione del torneo, dopo aver sentito il Responsabile Arbitrale della manifestazione, ha deciso di considerare conclusa la partita all’ottavo minuto del secondo tempo, comminando la perdita dell’incontro ad entrambe le squadre. I risultati precedentemente acquisiti e la relativa classifica rimarranno invariati.
Chi era presente ha voluto sottolineare come questi fatti rappresentino “una pagina nera dal punto di vista sportivo“, evidenziando come sia particolarmente grave che tali comportamenti si siano verificati durante un Memorial dedicato a un giovane atleta scomparso prematuramente.
Un fenomeno preoccupante
L’episodio ha riacceso il dibattito sul comportamento dei genitori durante le competizioni sportive giovanili, un fenomeno sempre più preoccupante che rischia di compromettere i valori educativi dello sport.