Due scafisti condannati hanno richiesto di costituirsi parte civile contro i militari della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera coinvolti nelle operazioni di soccorso per il naufragio della “Summer Love”, l’imbarcazione affondata la notte del 26 febbraio 2023 a Steccato di Cutro, nel Crotonese.
La richiesta di parte civile
I protagonisti di questa richiesta sono Hasab Hussain e Khalid Arslan, entrambi di nazionalitร pakistana. I due sono stati condannati il 10 dicembre scorso dal Tribunale di Crotone a pene detentive di 16 anni e 11 anni di reclusione, rispettivamente, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Secondo le indagini, i due avrebbero collaborato con i comandanti dellโimbarcazione affondata, ma sono stati assolti dal reato di naufragio colposo, poichรฉ non avrebbero avuto alcun controllo sullโimbarcazione.
La posizione dellโavvocato difensore
Durante la prima udienza preliminare tenutasi oggi, lโavvocato Salvatore Perri, difensore dei due scafisti, ha dichiarato che i suoi assistiti sono “persone offese” proprio come tutte le altre vittime di quel tragico evento.
Ha poi sottolineato che, come gli altri migranti, anche Hussain e Arslan si trovavano a bordo della barca, in mare in tempesta, e che coloro che sono chiamati a soccorre le persone in difficoltร devono intervenire per salvare tutti, senza distinzioni.
Lโassoluzione e il contesto
Infine, il legale ha ricordato che i suoi assistiti sono stati assolti dal reato di naufragio colposo, in quanto, secondo quanto emerso dal processo, non avrebbero avuto il potere di governare la nave.
Questo aspetto sottolinea il contesto di vulnerabilitร e impossibilitร di azione dei due uomini, che non sarebbero stati in grado di evitare il naufragio o di gestire la situazione a bordo.



