“La stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale è un obiettivo da condividere, ma non può trasformarsi in un percorso caotico che scarica le responsabilità sui Comuni calabresi”, affermano i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua (capogruppo PD) e Franco Iacucci (vicepresidente del Consiglio regionale).
I sindaci preoccupati per i costi e la mancanza di chiarezza
Durante l’incontro promosso dal sindaco di Cosenza, al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali del territorio, sono emerse le forti preoccupazioni degli enti locali: “La Regione ha avviato la manifestazione di interesse senza un confronto preventivo né una cornice chiara finanziaria e giuridica”, spiegano Bevacqua e Iacucci.
Molti Comuni in dissesto o pre-dissesto rischiano di dover affrontare una procedura complessa, onerosa e potenzialmente fonte di contenziosi.
Criticità nella procedura e assenza di risorse storicizzate
Secondo i due esponenti PD, l’attuale procedura regionale presenta numerose criticità: mancano certezze sui finanziamenti futuri, sulle modalità di reclutamento e resta irrisolta la questione delle risorse storicizzate, fondamentali per una stabilizzazione sostenibile e duratura.
La richiesta: proroga della piattaforma TIS e tavolo tecnico immediato
Per affrontare l’emergenza, Bevacqua e Iacucci chiedono ufficialmente alla Regione Calabria di: prorogare di almeno 20 giorni la chiusura della piattaforma Tis, Convocare un tavolo tecnico urgente con Regione, sindaci, Anci, sindacati e consiglieri regionali.
“Solo così – concludono – sarà possibile definire un percorso condiviso, serio e praticabile per la stabilizzazione dei tirocinanti”.