Nella giornata di oggi, le Camere Penali calabresi hanno diffuso una nota durissima nei confronti della Giunta Esecutiva Centrale dell’ANM di Catanzaro, del suo presidente Giovanni Strangis, e più in generale dei magistrati del distretto. Una posizione che ha immediatamente provocato la replica decisa del gruppo Area DG – Catanzaro, che in un comunicato stampa denuncia la strumentalità dell’attacco, difende l’operato della magistratura locale e chiede rispetto.
La replica di Area DG: “Mortificati, ma non ci pieghiamo”
Il documento, affidato alla stampa con toni fermi ma non urlati, mette subito in chiaro l’indignazione dei giudici: “Leggiamo con sconcerto le parole che le Camere Penali calabresi hanno inteso ‘dedicare’ alla Giunta Esecutiva Centrale dell’ANM di Catanzaro, al suo Presidente Giovanni Strangis, nonché nuovamente, ai magistrati del Distretto”.
Una presa di posizione definita “mortificante” e che, secondo i firmatari, preferisce “dipingere la magistratura calabrese come disinteressata alle esigenze di giustizia” invece di valorizzare possibili sinergie con l’avvocatura.
“Rispettiamo l’avvocatura. Ma vogliamo lo stesso rispetto”
Nel cuore della nota emerge il desiderio di non cadere nella contrapposizione sterile, ricordando come proprio in Calabria, in contesti umanamente e logisticamente complessi, i magistrati lavorino ogni giorno per tenere alta la fiducia nello Stato: “Rispettiamo l’avvocatura, tutta. Pubblicamente e privatamente: condivide con noi le difficoltà di una terra tanto bella quanto difficile. Vogliamo, però, il medesimo rispetto”.
280 magistrati per 1,4 milioni di abitanti
Il comunicato fornisce anche dati precisi per dare il contesto del lavoro svolto nel distretto giudiziario: “Nel distretto di Catanzaro lavorano 280 (su un organico di 330) magistrati, su una popolazione di 1.405.475 abitanti. Lo sforzo dei magistrati per non far ricadere sul cittadino le disfunzioni è stato massimo”.
Si respinge quindi con forza l’idea che la magistratura sia inefficiente o soggetta a logiche di potere, e si sottolinea il peso morale di ogni decisione: “Guardiamo negli occhi il dolore delle persone offese, dei lavoratori licenziati, delle famiglie e delle imprese in crisi, dei migranti che chiedono asilo. Non si adottano provvedimenti a cuor leggero”.
L’ombra lunga della polemica su Gratteri
Senza nominarlo, il riferimento indiretto al procuratore Nicola Gratteri, oggi a Napoli, è chiaro: “È avvilente leggere l’accusa di una magistratura piegata, per paura di conseguenze, ai voleri di qualcuno che, peraltro, non è più in servizio nel distretto, ma che, sempre forse perché fa notizia, si continua a menzionare”.
Un passaggio che allude evidentemente alla figura di Gratteri e al dibattito sulla sua eredità giudiziaria, diventata materia di divisione tra alcune aree dell’avvocatura e l’ANM.
“Delegittimare i giudici indebolisce la fiducia dei cittadini”
Il comunicato chiude con un allarme sull’effetto finale di questi scontri mediatici: “Tutto questo ha l’unico effetto di ingenerare nei cittadini un senso di sfiducia nelle istituzioni, un senso di sfiducia nella magistratura che non giova a nessuno, in una terra in cui l’omertà ed il malaffare sono malerba difficile da estirpare”. Un invito, quindi, a ricompattare le forze della giustizia, piuttosto che a dividersi in conflitti che rischiano di alimentare sfiducia e delegittimazione.
La solidarietà alla Ges: “Andiamo avanti”
Infine, il gruppo Area DG – Catanzaro ribadisce il proprio sostegno alla Giunta dell’ANM e al presidente Strangis: “Esprimiamo convinta solidarietà alla GES di Catanzaro ed al Presidente in particolare per questa strumentale e fuorviante rappresentazione dei fatti, augurando buon lavoro per proseguire l’intenso cammino di iniziative sul territorio”.