19 Aprile 2025
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Calabria

Con il trucchetto del Pos, acquistava beni in un vivaio “fingendo” di pagarli. Imprenditore reggino ai domiciliari

Dopo aver passato la propria carta di credito sul terminale e stampato la ricevuta, distraeva il banconista il tempo necessario a digitare il codice di annullamento dell'operazione effettuata poco prima

Con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un vivaio, i carabinieri della stazione di Taurianova hanno arrestato un imprenditore. L’uomo, incensurato titolare di un fioraio nel centro di Reggio Calabria, per più di un anno si è approfittato della buona fede del proprietario del vivaio, ottenendo piante e fiori ornamentali senza mai saldare il dovuto.

La truffa

Questa la tecnica fraudolenta utilizzata per coprire le sue tracce: annullare i pagamenti effettuati tramite il POS, facendo però credere ai proprietari del vivaio che il pagamento fosse stato regolarmente eseguito. Il truffatore si presenta, infatti, al vivaio, selezionava i prodotti voluti e, una volta in cassa si faceva consegnare il terminale POS. Qui entrava in gioco il meccanismo fraudolento. Dopo aver passato la propria carta di credito sul terminale e stampato la ricevuta, distraeva il banconista il tempo necessario a digitare il codice di annullamento dell’operazione effettuata poco prima.

Un meccanismo, ripetuto per una quarantina di volte, che gli ha consentito di ottenere beni dal valore di oltre 60.000 euro senza mai effettivamente pagare, sfruttando la buona fede del commerciante e il sistema di pagamento elettronico.

La scoperta e la denuncia

Il proprietario del vivaio, inizialmente convinto che le transazioni fossero regolari, si è reso conto dell’inganno solo all’aumentare del volume delle transazioni ed ha quindi chiesto una verifica delle operazioni. Scoperto l’inganno ha denunciato il tutto ai carabinieri di Taurianova.

Colto in flagranza

È così, i militari, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Palmi Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Letterio De Domenico, hanno deciso di cogliere sul fatto l’autore della truffa che, ignaro di essere stato scoperto, aveva contattato la vittima dicendosi interessato ad “acquistare” altre piante. Questa volta però, dietro al bancone ha trovato il Comandante della Stazione dei Carabinieri e i suoi uomini.

Il Gip di Palmi ha convalidato il fermo dell’imprenditore ed ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

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