Vittorio Rizzi, direttore del Dis, durante la presentazione della Relazione annuale 2025 sulla sicurezza, ha lanciato un allarme riguardo alle infiltrazioni criminali nelle operazioni di ricostruzione post-bellica in Ucraina. In particolare, ha evidenziato l’interesse storico della โndrangheta per i processi di ricostruzione, mettendo in guardia contro i rischi legati alla sicurezza e alla criminalitร organizzata.
In questa relazione, il direttore generale ha sottolineato come qualsiasi soluzione al conflitto in Ucraina comporterร una revisione dellโarchitettura della sicurezza in Europa, un aspetto cruciale da tenere in considerazione mentre il mondo intero segue gli sviluppi del conflitto. “Ogni soluzione al conflitto comporterร una rimodulazione dellโarchitettura della sicurezza in Europa”, ha affermato Rizzi, evidenziando la complessitร della situazione attuale.
Rischio infiltrazioni criminali
Rizzi ha inoltre messo in luce un altro aspetto fondamentale legato alla ricostruzione in Ucraina: i rischi legati alle infiltrazioni criminali. In particolare, ha ricordato come, storicamente, momenti di ricostruzione, come quelli che seguirono la fine della Guerra Fredda, siano stati periodi vulnerabili per infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali.
“Abbiamo osservato negli anni come i momenti di ricostruzione siano quelli di maggiore vulnerabilitร , specialmente per il rischio di infiltrazioni criminali”, ha dichiarato il direttore del Dis. “Dopo la caduta del muro di Berlino, organizzazioni come โNdrangheta e Cosa Nostra hanno cercato di investire in questi processi di ricostruzione”, ha aggiunto, facendo riferimento alle esperienze passate che potrebbero ripetersi in Ucraina, un paese che affronta un conflitto devastante e una lunga strada verso la pace e la stabilitร .
Il direttore Rizzi ha anche sottolineato l’importanza dellโimpegno delle autoritร politiche per favorire la pace in Ucraina, mantenendo al contempo gli equilibri nellโarea euro-atlantica.