I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Crotone, insospettiti nei giorni scorsi dalla grande quantità di rifiuti edili riversati all’interno di un terreno privato, hanno scoperto l’assenza nell’area in questione di autorizzazioni ad esercitare attività di gestione e trattamento di rifiuti. Nello stesso tempo hanno rilevato come sulla stessa gravassero due vincoli ambientali di natura idrogeologica.
Il materiale ad alto livello di inquinamento ambientale
Con l’ausilio del personale tecnico dell’Arpacal, è stata avviata un’attività ispettiva che ha consentito di rilevare la presenza di composti da materiali di scarto provenienti da attività di costruzione e demolizione (prevalentemente costituiti da laterizi, murature, frammenti di conglomerati cementizi anche armati, rivestimenti e prodotti ceramici), pneumatici fuori uso e lampade neon esauste e l’assenza di ogni accorgimento (pavimentazione e sistemi di canalizzazione e raccolta dei liquidi di scolo) atto a contenere il rischio di inquinamento.
Nei prossimi giorni gli esiti delle analisi
Per verificare il grado dell’eventuale assorbimento delle scorie nel terreno, agevolato anche dall’esposizione agli agenti atmosferici, hanno effettuato prelevamenti di campioni di terra e dei rifiuti, i cui esiti verranno acquisiti nei prossimi giorni, in modo da determinare l’attuale livello di inquinamento ambientale dell’intera area.
I due proprietari del terreno e il gestore della discarica abusiva, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Crotone, contestualmente è stata sottoposto a sequestro la discarica abusiva e oltre 2.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi.