13 Maggio 2025
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Calabria

Duplice omicidio a Vicenza nel 1991, nuovi accertamenti su un 58enne di Cetraro: potrebbe essere uno degli assassini

Il gup ha disposto il rito abbreviato per Umberto Pietrolungo che attualmente si trova in carcere a Cosenza per altri reati. L'uomo è ritenuto una persona vicina al clan Muto di Cetraro

Il gup di Vicenza ha disposto il rito abbreviato condizionato a ulteriori approfondimenti per Umberto Pietrolungo, 58enne di Cetraro (Cosenza), accusato di essere uno dei due autori del duplice omicidio di Pierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, avvenuto il 25 febbraio 1991 a Vicenza. La prossima udienza è stata fissata per il primo aprile.

I nuovi accertamenti

E’ stata così accolta la richiesta dei difensori Mario Bianco e Giuseppe Bruno del foro di Paola e Matilde Greselin del foro di Vicenza. Gli accertamenti richiesti riguardano un’impronta dattiloscopica sul silenziatore dell’arma del delittoe un’analisi approfondita della catena di custodia di un guanto in pelle. Reperti, questi, ritrovati nei pressi del luogo in cui il noto avvocato vicentino e sua moglie furono uccisi con diversi colpi di pistola da due sicari, poi fuggiti a bordo di un’Alfa Romeo 75 rubata.

Il proflilo

Pietrolungo, che attualmente si trova in carcere a Cosenza per altri reati, è ritenuto dagli investigatori calabresi persona prossima al clan Muto di Cetraro. Negli anni è stato coinvolto in importanti operazioni dell’Antimafia per associazione per delinquere, con reati che vanno dal traffico di droga all’estorsione e all’usura fino alla turbata libertà degli incanti, aggravati dalle modalità mafiose.

Prima dell’archiviazione del caso, gli accertamenti svolti nell’immediatezza del fatto “cristallizzarono” alcuni elementi sui quali gli inquirenti si sono ritrovati a lavorare anche lo scorso anno, quando Pietrolungo è stato “incastrato” dal Dna, grazie al progresso della genetica forense. Il 24 febbraio 2023 la polizia scientifica aveva segnalato la concordanza positiva al primo livello tra i profili del Dna rilevati sul guanto in pelle del duplice omicidio del 1991 e il profilo di Pietrolungo. La Scientifica ha inoltre rilevato compatibilità tra le impronte trovate a Vicenza sul silenziatore della pistola con la quale era stato freddato Fioretto e quella prelevate all’imputato qualche mese dopo, quando la polizia lo aveva fermato a Genova.

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