19 Maggio 2025
14.6 C
Calabria

Esponente di ‘ndrangheta è agli arresti domiciliari e fa costruire un attico lussuoso dai prestanomi nel Vibonese

Al centro dell'inchiesta Orazio Desiderato, sospettato di essere legato al clan Mancuso di Limbadi, che sarebbe riuscito a realizzare un investimento immobiliare grazie al fratello e alla cognata

Nonostante fosse agli arresti domiciliari in Lombardia, Orazio Desiderato sarebbe riuscito a realizzare un investimento immobiliare a Nicotera Marina grazie all’aiuto di prestanome: il fratello Giuseppe e la cognata Anastasia Ienuso. Secondo l’indagine della DDA di Milano, i lavori per la costruzione dell’attico sarebbero stati finanziati con “soldi auto riciclat”» e gestiti a distanza tramite WhatsApp, con continui aggiornamenti su progetti, pagamenti e scelte di arredamento.

Il meccanismo messo in atto

Gli inquirenti hanno ricostruito il ruolo di Desiderato grazie all’analisi dei messaggi recuperati dai suoi dispositivi sequestrati nel 2022. In uno di questi, il 9 dicembre 2019, gli viene inviato un preventivo per l’ampliamento del fabbricato esistente “mediante sopraelevazione e realizzazione di un piano sottotetto”. Sebbene i documenti ufficiali riportassero il nome del fratello e della cognata, l’ingegnere incaricato era «a conoscenza del fatto che l’indagato era il reale proprietario dell’immobile in costruzione”.

Secondo l’ipotesi accusatoria dopo l’ottenimento dei permessi edilizi nel 2021, Desiderato ha seguito passo dopo passo l’avanzamento dei lavori, intervenendo persino sui costi: quando gli fu presentato un preventivo da 108.380 euro, l’indagato lo considerò troppo elevato e inviò all’ingegnere “un foglio manoscritto e con un importo nettamente inferiore”. Nei mesi successivi, i bonifici destinati alla ditta di costruzioni “vennero effettuati attraverso il conto dell’autodemolizione intestata al fratello, ma in parte i lavori sarebbero stati pagati in contanti, con fondi di dubbia provenienza”.

Grave quadro indiziario

A partire da novembre 2021, mentre i lavori proseguivano, la cognata Anastasia si occupò dell’arredamento dell’attico, consultandosi con Desiderato su ogni dettaglio, dai sanitari al box doccia in cristallo per i tre bagni. Il fratello Giuseppe, invece, si sarebbe interessato alle placche dell’impianto elettrico. Nel 2023, durante le festività pasquali, i Carabinieri hanno effettuato controlli a Nicotera, trovando Desiderato all’esterno della sua abitazione e denunciandolo per evasione. Le verifiche hanno confermato che viveva da solo nel nuovo attico, mentre i parenti risiedevano ai piani inferiori. Per il gip di Milano, il quadro indiziario è “greve ed univoco”, tanto da aver disposto l’arresto di 12 persone, tra cui Desiderato, sospettato di essere legato al clan Mancuso di Limbadi.

Calabria 7 su WhatsApp

ARTICOLI CORRELATI

RUBRICHE

La sezione investigativa di C7. Una finestra sui casi più scottanti: dossier, reportage inediti, retroscena giudiziari sulla ‘ndrangheta e sul potere oscuro che muove la Calabria.

Approfondimento critico sulle problematiche calabresi, con denunce sociali, reportage d’impatto e analisi autentiche di eventi.

Rubrica bisettimanale per semplificare concetti di finanza personale, orientando scelte consapevoli.

Analisi politica oggettiva di temi locali, regionali e globali, decodificando strategie, poteri e dinamiche complesse.

Questa sezione si occupa di analisi sul quadro politico regionale, con interviste ai protagonisti della scena pubblica.

Racconti autentici di Calabria, tra tradizioni, personaggi, luoghi, eventi straordinari, per valorizzare cultura e resilienza del territorio.

Rubrica dove si analizzano le tecniche e strategie con focus su Cosenza e Catanzaro, scritta dall’esperto Michele Marturano.