La moglie e la figlia di Giuseppe Mangone, l’ ex sindaco di Zagarise (Catanzaro) trovato senza vita nel dicembre 2013 con una profonda ferita al collo, hanno presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per denunciare “le gravi carenze investigative e la decisione delle autorità italiane di chiudere definitivamente il caso senza aver identificato i responsabili”.
Mangone, 82 anni, era stato colpito a morte con un’arma bianca mentre si trovava nei pressi della sua abitazione. L’attacco sarebbe avvenuto alle spalle, senza segni di colluttazione. Secondo i familiari della vittima, l’inchiesta della Procura di Catanzaro (riaperta più volte a seguito di opposizioni all’archiviazione presentate dalla famiglia) è stata caratterizzata da “errori, omissioni e prove mai analizzate”, fino alla decisione finale del giudice di archiviare il caso nel 2024.