Nel corso di un’operazione di vigilanza ambientale, i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vibo Valentia hanno scoperto due persone impegnate in attivitร illegali lungo il litorale del Comune di Ricadi, in localitร Formicoli. I due uomini stavano effettuando operazioni subacquee non autorizzate per la ricerca di beni archeologici sommersi, utilizzando metal detector subacquei senza la necessaria autorizzazione.
Area di interesse archeologico
Lโarea in cui i due uomini stavano operando รจ classificata come di interesse archeologico ed รจ vincolata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Cittร Metropolitana di Reggio Calabria. Inoltre, la zona รจ regolamentata da unโordinanza della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, che stabilisce specifiche normative per la protezione del patrimonio archeologico sommerso.
Sequestro degli strumenti e denuncia
Dopo aver accertato lโillegalitร delle loro azioni, i militari hanno sequestrato i due metal detector subacquei utilizzati dai trasgressori. Le indagini hanno anche rivelato che i due uomini erano in possesso di bombole di ossigeno, probabilmente utilizzate per agevolare le operazioni di ricerca subacquea. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia ha convalidato il sequestro degli strumenti, e le due persone sono state deferite allโAutoritร Giudiziaria. Questo intervento si inserisce nellโambito delle attivitร di controllo e vigilanza condotte dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia, finalizzate a tutelare lโambiente marino e costiero e a proteggere i beni archeologici subacquei