La Corte d’Appello di Catanzaro ha emesso una lunga e articolata ordinanza sulle richieste di rinnovazione dell’istruttoria nel processo Rinascita Scott, uno dei più imponenti procedimenti contro la ‘ndrangheta. Conferme, rigetti e nuove testimonianze: ecco nel dettaglio la decisione dei giudici.
Nessuna riapertura dell’istruttoria per molti imputati
La Corte ha respinto numerose richieste di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale avanzate dal Pubblico Ministero e dagli avvocati della difesa. In particolare, i giudici hanno stabilito che per molti imputati, come Michele Bonavota, Francesco Cracolici, Antonio Emiliano Curello, Nazzareno Antonio Curello, Saverio Curello, Domenico Febbraro, Gaetano Lo Schiavo, Antonio Prestia, Antonio Scrugli, Marco Startari e Antonio Ventura, non è necessario riesaminare le prove già valutate in primo grado.
Intercettazioni e perizie: quando la prova diventa decisiva
I giudici hanno accolto alcune richieste di trascrizione e analisi di intercettazioni telefoniche e ambientali, ritenute decisive per la valutazione del processo. Tra i casi più rilevanti, quello di Daniele Nazzareno Lagrotteria, per il quale è stata disposta la perizia sulle intercettazioni effettuate sulla sua utenza telefonica. Stesso discorso per gli imputati Orazio Lo Bianco, Francesco Paternò e Rosario Pugliese, per cui la Corte ha ammesso la trascrizione di alcuni file audio precedentemente non reperiti.
Nuove testimonianze: spazio ai collaboratori di giustizia
L’ordinanza firmata dal presidente Loredana De Franco (consiglieri Michele Ciociola e Ippolita Luzzo) dispone l’audizione di nuovi collaboratori di giustizia, ritenendo le loro dichiarazioni rilevanti per il processo. Saranno ascoltati Onofrio Barbieri, Pasquale Alessandro Megna, Antonio Accorinti e Francesco Salvatore Fortuna. L’esame è fissato per le udienze del 27 e 28 marzo 2025.
Anche l’imputato Pasquale Bonavota sarà interrogato, con l’udienza fissata per il 19 marzo 2025. Inoltre, è stata accolta la richiesta di ascoltare il maresciallo Maida del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia per chiarire alcuni aspetti emersi dalle intercettazioni.
Sentenze acquisite e documenti rilevanti
Tra le decisioni più significative, la Corte ha ordinato l’acquisizione di sentenze favorevoli agli imputati. Tra queste, quella pronunciata dalla stessa Corte d’Appello di Catanzaro nel procedimento Dedalo, relativa a Filippo Fiarè, divenuta irrevocabile. Sono state inoltre acquisite le sentenze presentate dai difensori di Giuseppe Antonio Accorinti, Bruno Barba, Francesco Barba, Pasquale Bonavota, Giuseppe Camillò, Giuseppe Cugliari, Domenico Cugliari, Domenico Cichello, Francesco Cracolici, Luigi Federici, Francesco Salvatore Mazzotta, Michele Marinaro e Francesco Stilo.
Oltre alle sentenze, sono stati acquisiti documenti a supporto delle difese di diversi imputati, tra cui certificati di detenzione, buste paga e relazioni di servizio per dimostrare attività lavorativa o elementi utili alla loro posizione processuale.
Le richieste rigettate: prove non necessarie
Rigettate numerose istanze avanzate dagli avvocati della difesa, ritenendo molte delle prove richieste non decisive ai fini della revisione del processo. Tra le richieste respinte, quella di rinnovazione della perizia trascrittiva per diversi file audio e quella di esame di nuovi testimoni per alcuni imputati, come Domenico Cichello, Mario Artusa, Francesca Collotta, Orazio Lo Bianco, Salvatore Patania e Giovanni Giamborino.
Particolarmente significativo è il rigetto di alcune richieste su Giancarlo Pittelli, in relazione alla riqualificazione dei reati contestati. La Corte ha giudicato inammissibile la richiesta di acquisire le dichiarazioni predibattimentali di Marco Petrini, ritenendola estranea ai motivi dell’appello. Pittelli resta fuori dalla rinnovazione che significa che la Corte d’Appello di Catanzaro ha respinto le richieste di nuove prove e testimonianze relative alla sua posizione ritenendole non necessarie ai fini della decisione. Non è stata ammessa alcuna nuova prova a suo favore o a suo sfavore. In sostanza, il processo d’appello proseguirà sulla base delle prove già acquisite in primo grado, senza ulteriori integrazioni istruttorie per lui.
Sospensione dei termini processuali
Contestualmente sono stati sospesi i termini del processo per il tempo necessario alla rinnovazione dell’istruttoria. Questo significa che i tempi del procedimento si allungheranno, ma consentendo alle parti di integrare le prove ritenute necessarie per la decisione finale.
L’ordinanza della Corte d’Appello di Catanzaro segna un punto di svolta nel processo Rinascita Scott, confermando la volontà dei giudici di procedere con estrema selettività nell’analisi delle nuove prove. Se da un lato molte richieste sono state respinte, dall’altro l’ammissione di nuove perizie e testimonianze potrebbe avere un impatto significativo sul giudizio finale.
Il collegio difensivo
Il collegio difensivo è composto dai seguenti avvocati: Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Diego Brancia, Francesco Muzzopappa, Francesco Calabrese, Sergio Rotundo, Luca Cianferoni, Stefano Luciano, Alessandro Diddi, Tiziana Barillaro, Paride Scinica, Ignazio Di Renzo, Giuseppe Artusa, Rosa Giorno, Giuseppe Gervasi, Antonio Crudo, Giuseppe Di Renzo, Salvatore Sorbilli, Guido Contestabile, Giovambattista Puteri, Alfredo Gaito, Vincenzo Belvedere, Giosuè Monardo, Aldo Casalinuovo, Renato Russo, Caterina Sapone, Francesco Gambardella, Roberto Franco, Walter Franzè, Giuseppe Monteleone, Francesco Capria, Pietro Antonio Corsaro, Antonio Barilari, Gregorio Viscomi, Raffaele Manduca, Giuseppe Orecchio Pamela Tassone.