Due persone di nazionalità georgiana sono stati arrestati dai carabinieri della Sezione radiomobile del Reparto territoriale di Corigliano Rossano con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato. L’arresto è stato effettuato grazie al coordinamento con la Procura della Repubblica di Castrovillari, sotto la direzione del Procuratore Capo Alessandro D’Alessio.
I fatti
Il caso è iniziato con la segnalazione di un’auto in fuga da Policoro, dove i due sospetti avevano appena svuotato una delle casse del supermercato Eurospin. La descrizione dettagliata del veicolo e la direzione di fuga hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine, che hanno avviato le ricerche nel territorio di Corigliano Rossano, ritenuto come possibile area di transito per i fuggitivi.
Grazie a una serie di posti di controllo, i Carabinieri hanno intercettato l’auto segnalata. Quando hanno tentato di fermarla, i due individui hanno cercato di forzare il blocco, dandosi alla fuga su strade secondarie. Nonostante il tentativo di evasione, il veicolo è stato fermato poco dopo. I due fuggitivi, dopo essere stati bloccati, hanno cercato di divincolarsi correndo tra gli aranceti della contrada Zolfara, ma senza successo.
Le accuse
Durante il fermo, i Carabinieri sono stati aggrediti fisicamente dai due, che hanno cercato con tutte le forze di fuggire, ma sono stati arrestati. I militari hanno subito lesioni superficiali, comunque giudicate di lieve entità. La situazione si è risolta grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, che hanno anche recuperato il provento del furto all’interno del veicolo.
L’arresto
La perquisizione del mezzo ha permesso di recuperare i beni rubati a Policoro e di raccogliere ulteriori prove a sostegno dei reati commessi. I due sospetti sono risultati essere cittadini georgiani. Dopo l’arresto, sono stati associati presso le camere di sicurezza del Reparto territoriale di Corigliano Rossano.
Nel pomeriggio del giorno successivo, i provvedimenti restrittivi adottati dai Carabinieri sono stati convalidati in sede di giudizio direttissimo. Il giudice ha disposto misure cautelari personali nei confronti degli arrestati, che dovranno scontare la pena nel loro luogo di residenza