19 Aprile 2025
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Traffico internazionale di stupefacenti, condannati a Marsiglia 22 imputati affiliati alla ‘ndrangheta

Scoperta una rete criminale legata alla "famiglia" Magnoli. Gli imputati sono stati accusati di vari reati, tra cui importazione ed esportazione di stupefacenti, associazione a delinquere e riciclaggio

Il Tribunale Penale di Marsiglia ha emesso condanne severe nei confronti di 22 individui legati alla ‘ndrangheta, con pene che arrivano fino a 13 anni di carcere. La sentenza è stata pronunciata in seguito a un’inchiesta che ha smantellato una vasta rete criminale operante nel sud della Francia tra il giugno del 2018 e settembre 2020. I condannati sono stati ritenuti responsabili di reati legati principalmente al traffico di stupefacenti, tra cui resina di cannabis e cocaina, e al riciclaggio dei proventi di queste attività illecite.

Gli imputati coinvolti

La pena più severa, 13 anni di carcere, è stata inflitta a Rémy Elisa, un 36enne considerato uno dei principali membri della rete. Elisa, ex socio e uomo di fiducia di Patrick Viegas, ha ricevuto la pena massima per il suo coinvolgimento nell’organizzazione criminale. Patrick Viegas, considerato il capo della rete, ha ricevuto una condanna a 10 anni di carcere e una multa di 100.000 euro. Viegas, che era già in isolamento da 4 anni, ha visto riconosciuto il suo ruolo apicale nella gestione del traffico di droga.

Ruolo della famiglia Magnoli

Tra i condannati, anche Domenico Magnoli, membro della famiglia Magnoli, affiliata alla ‘ndrangheta. Magnoli è stato condannato a sei anni di carcere e a una multa di 30.000 euro per il suo ruolo di intermediario nel traffico di droga. Worowan Jitklang, compagna di Viegas e accusata di partecipazione attiva nel traffico, ha ricevuto una pena di 4 anni di carcere, di cui 3 anni in libertà vigilata, da scontare a casa sotto sorveglianza elettronica, oltre a una multa di 20.000 euro.

L’Indagine

L’indagine che ha portato alla condanna dei membri di questa rete criminale è iniziata nel giugno 2018, quando un semplice controllo doganale ha permesso di arrestare un corriere che rientrava dalla Spagna con 20 kg di cannabis. Questo arresto ha innescato una serie di indagini che hanno permesso agli inquirenti di tracciare il coinvolgimento di Patrick Viegas e dei suoi complici in una vasta organizzazione criminale, con ramificazioni anche europee.

Reati contestati

Gli imputati sono stati accusati di vari reati, tra cui importazione ed esportazione di stupefacenti, associazione a delinquere e riciclaggio. (Eca/Adnkronos)

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