15 Giugno 2025
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Calabria

Caso Cerra, il Tribunale di Vibo riapre il caso e ordina nuove indagini sulla morte del finanziere che indagò su Petrolmafie

La decisione del Gip rinnova le indagini sulla misteriosa morte del luogotenente. Famiglia e difensori soddisfatti del provvedimento

Nuovo capitolo nel caso Cerra, il finanziere di Lamezia trovato morto nella sua casa a mare a Pizzo. Il gip del Tribunale di Vibo ha ordinato la riapertura del caso per fare chiarezza sulle cause che hanno portato al decesso del luogotenente che aveva indagato su Petrolmafie, una delle principali inchieste antimafia della Dda di Catamzaro. Con una recente ordinanza del giudice delle indagini preliminari ha disposto la prosecuzione dell’inchieste, in risposta alle gravi lacune riscontrate nelle verifiche iniziali e alle insistenze della famiglia e dei difensori.

Il ritrovamento e l’inizio dell’inchiesta

L’11 maggio 2022, il corpo senza vita del luogotenente veniva rinvenuto nell’abitazione estiva di Pizzo Calabro da alcuni agenti della Guardia di Finanza. Fin dall’inizio, il caso aveva attirato l’attenzione sia delle testate locali che nazionali, soprattutto dopo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica.

L’opposizione della famiglia e dei difensori

La vedova, Francesca Rubbettino, insieme ai figli, si è battuta con determinazione contro la chiusura del procedimento. I legali, avvocati Nunzio Raimondi e Manuela Costa, hanno evidenziato come permangono dubbi sulla corretta qualificazione giuridica dell’evento, insistendo sul possibile reato di omicidio o di istigazione al suicidio, e sottolineando il nesso causale e le evidenti lacune investigative.

La decisione del Gip e le nuove prospettive investigative

Il 14 novembre 2024, il Gip Tribunale di Vibo Valentia, Rossella Maiorana, aveva riservato la decisione in merito all’opposizione difensiva. Successivamente, il 17 febbraio 2025, la riserva è stata sciolta e il provvedimento ha accolto integralmente le richieste di approfondimento. È stata così disposta una serie di indagini supplementari, comprese verifiche tecniche, affidate a personale della Polizia Giudiziaria distinto da quello finora coinvolto, in modo da garantire maggiore trasparenza e obiettività.

Una speranza di giustizia

 I difensori dei familiari hanno accolto con soddisfazione il provvedimento, definendolo un necessario approfondimento investigativo. Questo nuovo sviluppo potrebbe finalmente gettare luce sui motivi sottesi alla tragica morte del luogotenente Cerra, rafforzando la fiducia nella ricerca della verità e nel conseguimento della giustizia per un autentico servitore dello Stato.

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