Le elezioni regionali in Toscana sembrano aver già un vincitore: quando è stato scrutinato poco più di un terzo delle sezioni (oltre 1300 su 3922), Eugenio Giani si conferma in testa con un solido 54% dei consensi. Il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi segue a distanza, con il 40%, mentre Antonella Bundu, sostenuta dalla sinistra radicale, si ferma al 5,1%. Un margine che, salvo clamorosi ribaltoni, apre la strada alla riconferma di Giani alla guida della Regione.
Sul fronte dei partiti, il Partito Democratico registra una lieve crescita rispetto al 2020, passando dal 34,6% al 35,2%. A guadagnare terreno è soprattutto Fratelli d’Italia, che raddoppia il proprio risultato salendo al 26,4%, confermandosi il vero motore del centrodestra. Crolla invece la Lega, che perde oltre 16 punti percentuali rispetto a cinque anni fa, fermandosi a un modesto 4,6%. In crescita Forza Italia, che raggiunge il 6,1% rispetto al 4,2% del 2020.
Tra le liste a sostegno del presidente uscente, Giani Presidente – Casa Riformista, che include Italia Viva, si attesta all’8,6%. Buon risultato anche per Alleanza Verdi e Sinistra (6,6%), mentre il Movimento 5 Stelle scende al 4,3%, in netta flessione rispetto al 7% ottenuto cinque anni fa.
Le parole del presidente
Visibilmente emozionato, Giani ha commentato su X: “Grazie Toscana!”. Parole semplici che però chiudono una campagna elettorale intensa, improntata alla continuità amministrativa e alla difesa del modello toscano.
Durante la conferenza stampa a Firenze, Giani ha poi dichiarato: “Per me è una straordinaria soddisfazione. Questo voto dimostra che la Toscana sa decidere con autonomia, con i suoi valori: libertà, democrazia e giustizia sociale”.
Schlein in festa con Giani
Nel quartier generale del centrosinistra a Firenze, è arrivata anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, per festeggiare di persona il successo del governatore. “Congratulazioni Eugenio Giani!” ha scritto sui social, condividendo il video dell’abbraccio tra i due davanti ai sostenitori esultanti del cosiddetto “campo largo”.
