12 Novembre 2025
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María Corina Machado vince il Premio Nobel per la Pace 2025: “È un riconoscimento per tutti i venezuelani”

La leader dell’opposizione anti-Maduro premiata per il suo coraggio e la difesa dei diritti democratici. “Siamo alle soglie della libertà”. Trump la chiama per congratularsi

Il Premio Nobel per la Pace 2025 va a María Corina Machado, 58 anni, simbolo della resistenza democratica in Venezuela e leader del movimento Vente Venezuela. L’annuncio, arrivato oggi da Oslo, ha sorpreso la stessa attivista, che ha commentato con voce emozionata: “Sono sotto shock. Questo premio è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: raggiungere la democrazia“.

La decisione del Comitato norvegese per il Nobel premia una donna che da anni lotta contro il regime di Nicolás Maduro, diventando il volto più riconoscibile dell’opposizione venezuelana. Dopo essere stata esclusa dalle elezioni del 2024, Machado vive in clandestinità, ma continua a guidare il movimento democratico dal Paese, rifiutando l’esilio.

Il riconoscimento a una voce di libertà

Il Comitato Nobel ha motivato la scelta sottolineando la “straordinaria forza morale” della leader venezuelana, “costretta a vivere nascosta ma mai piegata“.
“Quando i regimi autoritari prendono il potere – si legge nella motivazione ufficiale – è fondamentale riconoscere i coraggiosi difensori della libertà che resistono, ricordandoci che la democrazia non va mai data per scontata. Machado incarna il coraggio di chi, anche di fronte al pericolo, sceglie di non tacere”.

Il presidente del Comitato, Jørgen Watne Frydnes, ha definito Machado “una paladina della pace che mantiene accesa la fiamma della democrazia in un’epoca di oscurità crescente“.
“Come leader del movimento democratico in Venezuela – ha detto – ha unito un’opposizione un tempo divisa, rimanendo ferma nella richiesta di libere elezioni e nella resistenza alla militarizzazione del suo Paese. Gli strumenti della democrazia sono anche strumenti di pace: María Corina Machado incarna questa verità”.

“È un premio per un intero movimento”

Subito dopo l’annuncio, Machado ha diffuso un messaggio video in cui ha ringraziato il Comitato e il popolo venezuelano: “Questo è un premio per un intero movimento. È il riconoscimento della nostra lotta collettiva per la libertà e la dignità”.

Sui social, in un post pubblicato su X, ha aggiunto: “Questo immenso riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: raggiungere la democrazia“.

L’attivista ha poi rivolto un appello al presidente degli Stati Uniti: “Contiamo sul sostegno del presidente Trump, del popolo americano, dell’America Latina e delle nazioni democratiche del mondo per raggiungere la libertà e la democrazia in Venezuela“.

La telefonata di Trump e il significato politico del Nobel

Secondo quanto riferisce Bloomberg, l’ex presidente Donald Trump avrebbe telefonato personalmente a Machado per congratularsi. Una chiamata dal valore simbolico, che sottolinea il peso internazionale del riconoscimento e la risonanza politica di un premio assegnato a chi si oppone da anni al regime di Caracas.

Nei giorni precedenti, si era diffusa l’ipotesi che lo stesso Trump potesse essere tra i favoriti per il Nobel per la Pace 2025, dopo il suo sostegno al piano di accordo Israele-Hamas. Il Comitato ha però scelto di premiare una figura lontana dai palazzi del potere, ma capace di tenere viva la speranza democratica in un Paese allo stremo.

Chi è María Corina Machado

Ingegnera di formazione e figura politica di lungo corso, María Corina Machado è stata deputata dell’Assemblea Nazionale del Venezuela dal 2011 al 2014, prima di essere rimossa dal regime di Maduro.
È fondatrice del movimento Vente Venezuela, cofondatrice dell’associazione civile Súmate e membro della piattaforma “Yo Soy Venezuela”, insieme ad Antonio Ledezma e Diego Arria.

Da anni è il volto più riconosciuto dell’opposizione venezuelana, soprannominata dai suoi sostenitori la “Libertadora”, erede ideale dei valori di Simón Bolívar.

Un Nobel dal forte valore simbolico

Il Nobel assegnato a Machado rappresenta un messaggio chiaro del Comitato norvegese: la lotta per la libertà e i diritti umani resta un tema centrale in un’epoca segnata da derive autoritarie.
“La democrazia – ha ricordato Frydnes – sopravvive solo grazie a chi ha il coraggio di difenderla”.

Per milioni di venezuelani, la vittoria di Machado è un segnale di speranza: un riconoscimento che travalica i confini del Paese e richiama l’attenzione del mondo sul dramma di una nazione che continua a lottare per tornare libera.

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