12 Novembre 2025
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Meloni: “La pace non grazie a Landini, Albanese o Greta, ma a Trump. Nessuna lezione dalla sinistra radicale”

A Firenze la premier Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale di Alessandro Tomasi e rivendica il ruolo di Trump nei processi di pace. Attacco frontale alla sinistra: “Nessuna morale da chi è sempre più radicalizzato”

Tono deciso e messaggio politico diretto. La premier Giorgia Meloni, intervenendo alla chiusura della campagna elettorale di Alessandro Tomasi, ha rivendicato il ruolo dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump come figura determinante nei processi di pace in Medio Oriente, lanciando una stoccata al fronte progressista italiano e internazionale.

Hamas non firma la pace per Landini, né per Albanese che insulta la Segre, né per Greta con la Flotilla – ha detto Meloni –. C’è una persona da ringraziare, Trump, presidente degli Stati Uniti repubblicano“.

Un passaggio applaudito dalla platea, che ha sancito ancora una volta la distanza politica della premier dalla sinistra, accusata di “radicalismo ideologico e moralismo di comodo”.

“Nessuna lezione morale dalla sinistra”

Nel suo intervento Meloni ha ribadito che il suo governo “non accetta lezioni morali da chi è sempre più radicalizzato”.
Un chiaro riferimento al fronte progressista che, secondo la premier, “ha smarrito il contatto con la realtà, limitandosi a giudicare e a dividere”.

L’affondo arriva in un momento delicato della politica internazionale, con le tensioni in Medio Oriente e il dibattito globale sui processi di pace. Le parole della presidente del Consiglio si inseriscono in un contesto in cui l’Italia cerca di mantenere un equilibrio diplomatico, pur ribadendo la vicinanza agli alleati occidentali.

La chiusura del comizio e il messaggio a Tomasi

Concludendo l’incontro a Firenze, Meloni ha espresso sostegno al candidato Alessandro Tomasi, sindaco uscente di Pistoia, elogiando la sua amministrazione come “esempio di buon governo del centrodestra”.
“Chi amministra con serietà e concretezza – ha detto – dimostra che la politica può ancora essere al servizio dei cittadini, non dei giochi di potere”.

La premier ha poi lanciato un appello alla partecipazione elettorale, invitando i cittadini a “difendere i valori della libertà, del lavoro e della sicurezza” e a respingere “una sinistra che ha perso ogni contatto con la gente reale”.

Un messaggio politico dal sapore internazionale

Le dichiarazioni su Trump e la pace in Medio Oriente non sono passate inosservate: il riferimento all’ex presidente americano rappresenta, ancora una volta, la volontà della leader di Fratelli d’Italia di collocarsi in un solco politico atlantista e conservatore, in linea con la destra americana e con le forze sovraniste europee.

Il messaggio di Meloni, forte e divisivo, arriva alla vigilia del voto, e suona come una sfida diretta alla sinistra e come un richiamo ai suoi elettori più fedeli: “Non ci facciamo fare la morale da chi predica la pace, ma non la pratica”.

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