13 Luglio 2025
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Pierino oggi non fa ridere. Addio ad Alvaro Vitali, si è spento a 74 anni

Un pezzo della comicità italiana se ne va. Malato da giorni, l'attore era ricoverato a Roma per una broncopolmonite. Oltre 150 film nella sua carriera, da Fellini a Striscia la notizia

È morto nel tardo pomeriggio di oggi Alvaro Vitali, attore e comico romano simbolo della commedia italiana. Aveva 74 anni. Era ricoverato da due settimane per una broncopolmonite recidiva, come aveva raccontato l’ex moglie Stefania Corona in una recente intervista. L’Italia perde così uno dei volti più riconoscibili del cinema popolare, reso immortale dal personaggio di Pierino, che lo ha consacrato nell’immaginario collettivo per generazioni.

La carriera: da Fellini a Pierino

Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Vitali fu scoperto da Federico Fellini, che gli offrì una piccola parte nel Satyricon del 1969. Seguì una collaborazione duratura con il maestro del cinema italiano, che lo volle anche in I clowns (1971), Roma (1972) e Amarcord (1973), dove recitò accanto a Ciccio Ingrassia. La sua cifra comica, esuberante e popolare, trovò l’apice nel filone della commedia sexy all’italiana, diventando il volto simbolo di quel genere tra gli anni ’70 e ’80. In Polvere di stelle (1973), accanto ad Alberto Sordi e Monica Vitti, interpretò un ballerino d’avanspettacolo, ruolo che tornò spesso nella sua carriera.

Con oltre 150 film all’attivo, Vitali fu protagonista assoluto di un’epoca, grazie a una comicità irriverente, provocatoria ma amatissima dal grande pubblico. Con il declino delle commedie sexy, l’attore si allontanò dai riflettori, tornando saltuariamente sul piccolo schermo, tra cui Striscia la notizia, dove imitò Jean Todt e altri personaggi.

Vita privata e gli ultimi giorni

Nel 2006 partecipò alla terza edizione del reality “La fattoria“, ma dovette abbandonare per problemi di asma. Negli ultimi giorni era tornato al centro del dibattito mediatico per un botta e risposta con l’ex moglie Stefania Corona. In una lettera inviata al settimanale DiPiù, l’attore raccontava che lei lo avrebbe lasciato per “invaghimento dell’autista”, ma dichiarava anche di essere pronto a perdonarla. La replica non si era fatta attendere: “È un attore, gli servo solo per comodità. I suoi figli non hanno voluto che i nipoti mi chiamassero nonna”.

Un addio che sa di malinconia

Con la scomparsa di Alvaro Vitali se ne va un pezzo autentico della commedia italiana, un volto che ha fatto ridere milioni di spettatori con la forza semplice e travolgente della risata. Ma più di tutto se ne va Pierino, quel ragazzino impertinente, buffo e irriverente che ha attraversato epoche, mode e generazioni diventando parte dell’immaginario collettivo italiano.

Oggi il cinema perde una maschera, il pubblico perde un sorriso, e l’Italia intera perde uno dei suoi volti più genuini. Ma Pierino, con la sua voce stridula, le sue smorfie e il suo caschetto spettinato, resterà per sempre. Continuerà a vivere nei ricordi di chi è cresciuto con le sue battute, nei pomeriggi passati davanti alla TV, nelle risate che sapeva strappare anche nei giorni più grigi.

Pierino non morirà mai. Perché, in fondo, in ogni risata spontanea c’è ancora un po’ di Alvaro Vitali.

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