1 Novembre 2025
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Riecco l’influenza, è già allarme respiratorio: oltre 400mila casi in una settimana

Pregliasco: "Assieme al Covid saranno pesanti come l'anno scorso, attesi 16 milioni di contagi totali"

Con l’inizio della stagione fredda, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato il suo primo bollettino della sorveglianza RespiVirNet, presentato quest’anno in una nuova forma interattiva. I dati, relativi alla settimana dal 20 al 26 ottobre, stimano 427mila casi di infezioni respiratorie acute (ARI). Questo numero è considerato sostanzialmente in linea con le stagioni influenzali passate.

L’incidenza totale nella settimana analizzata si attesta a 7,36 casi per 1.000 assistiti, un dato che, pur essendo leggermente più alto, conferma la stabilità della circolazione virale rispetto agli anni precedenti.

Da Ili ad Ari: una definizione più ampia

Da quest’anno, l’ISS ha adottato una nuova e più ampia definizione per monitorare la circolazione dei virus: si passa dalla sorveglianza ILI (Influenza Like Sindrome, o sindromi simil-influenzali) a quella ARI (Infezioni Respiratorie Acute). Ili richiedeva la coesistenza di un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola) con un sintomo sistemico (malessere, dolori muscolari). Ari si limita alla coesistenza di almeno uno tra: tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria o Coriza (raffreddore, naso che cola).

Questa transizione riflette l’esigenza di includere meglio nella sorveglianza patologie come il Covid-19, che spesso si manifestano senza i classici sintomi influenzali sistemici.

Il virologo Pregliasco: Previsti 16 milioni di casi

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato i dati, lanciando un avvertimento per i prossimi mesi: «Anche quest’anno l’influenza e il Covid saranno pesanti, in linea con l’anno precedente, perché i virus hanno una capacità trasmissiva alta».

Secondo le sue stime, l’Italia dovrà affrontare un picco che potrebbe portare a un totale di 15-16 milioni di casi complessivi tra virus influenzali e SARS-CoV-2. Si rinnova, quindi, l’appello alla vaccinazione per le categorie a rischio.

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