La situazione nella Striscia di Gaza ha registrato un cambiamento significativo a seguito dell’entrata in vigore del cessate il fuoco. Migliaia di famiglie palestinesi hanno iniziato a muoversi dalle zone meridionali della Striscia per fare ritorno aย Gaza City. Questo massiccio rientro avviene dopo che l’esercito israeliano si รจ ritirato daย via Rashid. La notizia รจ stata confermata da fonti locali di Gaza e documentata attraverso video diffusi sui social media.
In questo contesto,ย Hamasย ha espresso una posizione di cautela ma di fermezza. Il portavoce Hazem Qassem ha dichiarato all’emittente sauditaย Al-Arabiyaย che “l’accordo di cessate il fuoco รจ entrato in vigore. Stiamo monitorando il ritiro dell’esercito israeliano in conformitร con l’accordo”. Qassem ha ribadito che i palestinesi ostacoleranno ogni tentativo di sfollamento, avvertendo: “Non daremo a Israele alcuna scusa per tornare in guerra“.
Netanyahu e la Condizione del Disarmo di Hamas
Parallelamente, il Premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiarito la posizione di Israele rispetto agli sviluppi futuri. In una dichiarazione ai media, Netanyahu ha affermato che Israele sta stringendo Hamas “da ogni lato” in vista delle prossime fasi del piano di pace, che prevede il “disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza“.
Il Premier ha posto un aut aut sul metodo per raggiungere tale obiettivo: “Se ciรฒ sarร raggiunto in modo pacifico, tanto meglio.ย Se no, sarร raggiunto con la forza“.
L’appello storico del presidente Mattarella
Sulla scena internazionale, il Presidente della Repubblicaย Sergio Mattarellaย ha lanciato un forte appello per una soluzione duratura e inclusiva. Parlando al vertice di Arraiolos, Mattarella ha riconosciuto l’aiuto fornito dall’Italia, principalmente attraverso l’iniziativa “Food for Gaza“, ma ha sottolineato che tali azioni hanno raggiunto “una parte minima di chi ha subito la crudeltร delle azioni militari”.
Mattarella ha avvertito che “queste sofferenze… resteranno iscritte nel DNA delle nuove generazioni, minando ogni possibilitร di un futuro di pace senza unaย prospettiva politica davvero storicaย e quindi coinvolgente per i palestinesi”.
Il Capo dello Stato ha insistito sulla necessitร di una “lucida visione storica” che persegua “l’obiettivo deiย due stati per due popoli“. Da ciรฒ, ha aggiunto, ne deriva “la assoluta necessitร che venga pienamenteย annullata la spoliazione di territoriย assegnati alla Autoritร Palestinese in Cisgiordania”. Mattarella ha concluso sottolineando l’urgenza di sostenere gli sforzi dei Paesi mediatori affinchรฉ si raggiungano le tappe successive verso “una vera pace”, dato che l’alternativa sarebbe “devastante”. Ha inoltre evidenziato l’estrema importanza che il Piano preveda “ilย pieno accesso umanitarioย e il coinvolgimento delle Nazioni Unite”.
L’impegno dell’Unione Europea e l’informativa di Tajani
Anche l’Unione Europea ha ribadito il proprio ruolo nel futuro di Gaza, specialmente in vista dell’attuazione del piano di pace. Un portavoce della Commissione europea ha specificato che l’UE fornirร “aiuti umanitari, sostegno alla ricostruzione e assistenza all’Autoritร nazionale palestinese (1,5 miliardi di euro dal 2025 al 2027).”
Il portavoce ha menzionato che tra gli strumenti di sicurezza che l’UE sta attivando per rafforzare la popolazione palestinese c’รจ anche la missione di polizia Ue per i territori palestinesi, Eupol Copps, e la missione di Rafah. “La nostra prioritร รจ porre fine alla sofferenza sul campo,” ha concluso.
Intanto, l’Italia porterร il tema in Parlamento: mercoledรฌ รจ stata fissata l’informativa del Ministro degli Affari Esteri,ย Antonio Tajani, sugli accordi di pace in Medio Oriente. Il Ministro interverrร prima a Montecitorio alle ore 9 e, successivamente, al Senato alle ore 11.


