Ammonta a 3 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati, dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo nei confronti di Giovanni Lupino, uno dei principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro e suo autista. Il sequestro è stato disposto a seguito di indagini partite subito dopo la cattura del super latitante.
Gli accertamenti avviati hanno ricostruito il profilo patrimoniale di Lupino (già condannato, in via definitiva, alla pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione) e del relativo nucleo familiare, nonché i tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del “boss” di Cosa nostra.
Individuati numerosi bonifici e assegni emessi a favore di una delle persone più vicine a Messina Denaro, a testimonianza di una concreta attività di sostegno assicurata attraverso la messa a disposizione di ingenti somme di denaro.
I beni sequestrati
Pertanto, il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro di:
– 2 società operanti nel settore della coltivazione, lavorazione e conservazione di frutti oleosi, frutta e ortaggi, ubicate entrambe a Campobello di Mazara (TP);
– 7 immobili (appartamenti e terreni), localizzati a Campobello di Mazara (TP) e Castelvetrano (TP);
– 3 rapporti bancari;
– 1 autoveicolo,
per un valore complessivo stimato in oltre 3 milioni di euro.
