La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato a Bruxelles un piano di riarmo per l’Unione Europea denominato “ReArm Europe”.
L’iniziativa prevede un investimento di 800 miliardi di euro destinati alla difesa, finanziati attraverso due principali fonti: 150 miliardi da un prestito europeo e 650 miliardi dai bilanci pubblici nazionali, resi disponibili grazie alla clausola di sospensione del Patto di stabilità.
L’obiettivo è rispondere alle nuove sfide della sicurezza europea e continuare a sostenere l’Ucraina contro l’invasione russa, nonostante il disimpegno degli Stati Uniti.
Un prestito europeo per la difesa
Uno dei punti centrali della proposta è la creazione di un nuovo prestito comune europeo, basato sull’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’UE. Questo strumento, già utilizzato per il piano “Sure” e per il NextGenerationEU, prevede l’erogazione di 150 miliardi di euro agli Stati membri per investimenti nella difesa.
I fondi saranno destinati a rafforzare sistemi di difesa aerea e missilistica, artiglieria, droni e sicurezza informatica. L’approccio degli acquisti congiunti ridurrà i costi e migliorerà l’interoperabilità tra gli eserciti europei, rafforzando la base industriale della difesa.
Incremento della spesa pubblica nazionale
Per garantire l’aumento delle spese per la difesa, la Commissione propone di attivare la clausola di sospensione del Patto di stabilità e crescita.
Questo permetterà agli Stati membri di investire maggiormente nella sicurezza senza il rischio di incorrere nella procedura per deficit eccessivo. Secondo von der Leyen, se i governi europei aumentassero la spesa per la difesa dell’1,5% del Pil in media, si creerebbe uno spazio di bilancio di circa 650 miliardi di euro nei prossimi quattro anni.
Uso del bilancio UE e coinvolgimento del settore privato
Il terzo punto del piano riguarda l’uso del bilancio comunitario per finanziare ulteriori investimenti nel settore della difesa. La Commissione proporrà nuovi incentivi per gli Stati membri che decideranno di destinare fondi della Politica di coesione alla spesa militare.
Parallelamente, l’UE mira a coinvolgere il capitale privato attraverso il rafforzamento dell’Unione del risparmio e degli investimenti, un nuovo modello dell’Unione dei mercati dei capitali. Inoltre, si prevede una riforma della Banca europea per gli investimenti (Bei) per consentire finanziamenti destinati al settore militare.
L’Europa di fronte alla sfida della sicurezza
Secondo von der Leyen, il momento attuale è uno dei più critici e pericolosi per la sicurezza del continente. L’Europa non può più ignorare la necessità di assumersi maggiori responsabilità nella propria difesa. “La questione non è più se la sicurezza dell’Europa sia minacciata, ma se siamo pronti ad agire con determinazione e rapidità”, ha dichiarato la presidente della Commissione.
L’iniziativa “ReArm Europe” rappresenta dunque un passo storico per l’Unione Europea, segnando l’inizio di una nuova fase in cui il continente punta a diventare un attore di primo piano nella difesa globale, sia per sostenere l’Ucraina che per garantire la sicurezza a lungo termine.