13 Maggio 2025
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Calabria

Poltrone, rancori e gettoni: il grande ritorno(con veleni) di Russo è l’ennesima farsa vibonese

Il Consiglio comunale di Vibo non finisce mai di stupire: tra accuse, cambi di casacche in corsa e vuoto politico il racconto del solito triste teatro di palazzo "Luigi Razza"

La politica vibonese riesce sempre a stupire, ma raramente a edificare. Il ritorno in Consiglio comunale di Giuseppe Russo, dopo una lunga querelle legale, avrebbe potuto rappresentare un’occasione per risollevare il tono del dibattito pubblico e restituire dignità alla rappresentanza. Invece, si è trasformato in un’autocelebrazione polemica, grondante rivalsa personale e dichiarazioni al vetriolo che ben poco hanno a che fare con il bene comune.

La sentenza del Tar e il rientro velenoso

La sentenza del Tar ha certo riconosciuto la legittimità formale dell’elezione di Russo, ma lo stile con cui egli ha deciso di rientrare in aula lascia l’amaro in bocca. Un “scusate il ritardo” dal retrogusto velenoso, condito dall’accusa a Claudia Gioia di essere rimasta “attaccata alla poltrona” — come se pretendere chiarezza giuridica fosse un crimine di lesa maestà.

Addio a “Vibo Unica”, senza rimorsi

Ma non è tutto. Il consigliere Russo si affretta a sconfessare la lista che lo ha portato in Consiglio — “Vibo Unica” — dichiarandola morta e sepolta, politicamente e idealmente. Nessun imbarazzo, nessuna riflessione sul fatto che proprio quel simbolo e quei voti oggi gli consentono di sedere tra i banchi dell’opposizione. Si volta pagina con la nonchalance di chi cambia abito, senza il peso della coerenza.

L’abbraccio a Cuore Vibonese (e a Pitaro)

Eccolo allora entrare nelle fila di “Cuore Vibonese”, sotto l’egida dell’Onorevole Vito Pitaro, che Russo definisce “amico” e “punto di riferimento del territorio”, come se bastasse una pacca sulla spalla per riscattare mesi di silenzi e giravolte. Tutto appare già scritto, tutto si consuma nella logica dell’appartenenza, delle casacche, delle rendite di posizione. Il vero cuore che batte qui, purtroppo, non è quello della città, ma quello della convenienza.

Critiche facili, zero visione

E l’Amministrazione Romeo? Russo promette battaglia, critica la gestione idrica e l’operato dell’esecutivo, ma lo fa senza un solo dato, senza una proposta, senza una visione. Solo slogan e allusioni: “fa acqua da tutte le parti, quando di acqua non ce n’è”. Una battuta facile che però rivela il vuoto di una politica ridotta a tifoseria.

Vibo merita di più

Vibo Valentia non ha bisogno di gladiatori della vendetta o di vendemmiatori di gettoni. Ha bisogno di classe dirigente, di sobrietà, di idee. Questo rientro roboante, che sa di resa dei conti più che di nuovo inizio, è l’ennesimo segnale di una politica locale piegata all’interesse di pochi e alla logica del posizionamento. Vibo merita ben altro. Ma forse, finché questi saranno i protagonisti, non saprà mai cosa si sta perdendo.

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