13 Luglio 2025
27.4 C
Calabria

Caro Calenda la lotta alla ‘ndrangheta è una cosa seria. Venga in Calabria e non parli a vanvera | Calabria7

di Mimmo Famularo – “Il recepimento della direttiva europea sulla presunzione di innocenza, battaglia vinta da Enrico Costa, viene giudicata come un aiuto ai clan da parte di Gratteri. La Magistratura deve essere onnipotente e insindacabile. Caro Gratteri, neanche in URSS”. E’ il contenuto di un tweet di Carlo Calenda che per chi non lo conoscesse è il leader di Azione, uno dei tanti micro-partitini dell’area centrista, molto sponsorizzato dal mainstream. Già viceministro dello Sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, successivamente anche ministro dello Sviluppo economico nel governo Gentiloni, ha deciso di mettersi in proprio lasciando il Partito democratico per fondare Azione. Con un tweet al vetriolo è entrato in gamba tesa attaccando Nicola Gratteri e schierandosi (ovviamente) al fianco di un parlamentare di Azione, Enrico Costa, il promotore della legge sulla presunzione di innocenza. Il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia Nicola Gratteri ha sostenuto dalle colonne del Fatto Quotidiano che la norma favorisce la criminalità organizzata consentendo di agire nell’ombra, coperta da pericolosi silenzi. Enrico Costa ha risposto sul giornale degli avvocati “Il Dubbio” replicando a distanza e subito dopo è arrivato il velenoso commento di Calenda. E’ a lui che rispondo in mondo schietto e lo faccio per difendere chi non ha voce per farlo: le vittime delle mafie.

Lettera a Calenda

Carlo Calenda dovrebbe sapere che la direttiva europea non era indirizzata all’Italia; che l’Europa da lui tanto decantata è una prateria per gli investimenti della ‘ndrangheta proprio perché non ha ancora recepito la legislazione antimafia italiana (all’avanguardia in materia); che la lotta alle mafie è una cosa seria e, purtroppo, non è una priorità di questo governo; che ogni tanto bisognerebbe pensare alle persone offese che attendono giustizia da anni; che per colpa di leggi come quella promossa da Enrico Costa i clan sono sempre più potenti; che in un paese civile imporre il silenzio stampa (ai procuratori come a qualsiasi altra categoria) non è democrazia ma altro; che questo governo non sta facendo nulla per contrastare l’espansione della criminalità organizzata nelle sue varie forme; che grazie a gente come lei i clan fanno festa e affari semplicemente perché non ha alcuna idea di quanto potenti siano, non conosce il fenomeno e parla a vanvera. Allora, prima di scrivere altre castronerie, studi, si informi, esca dal palazzo dove vive, venga in Calabria, si sporchi le mani, rischi la sua vita (come Gratteri), si confronti con i tanti giornalisti che vanno oltre le veline e conoscono la differenza che intercorre tra pm e gip, provi a lavorare a Vibo (dove vivo io), senta la voce degli imprenditori, che non si piegano, quella dei tanti professionisti onesti che non ce la fanno più, ascolti i giovani costretti a lasciare la loro terra per assenza dello Stato, raccolga gli appelli delle tante vittime di questi presunti innocenti già tutelati dalla Costituzione. Fino ad allora, però, stia lei in silenzio.

LEGGI ANCHE | L’allarme di Gratteri: “La legge sulla presunzione di innocenza potrebbe favorire le mafie”

LEGGI ANCHE | Presunzione di innocenza, Calenda difende Costa e attacca Gratteri: “Non siamo in Urss”

© Riproduzione riservata.
Calabria 7 su WhatsApp

ARTICOLI CORRELATI

RUBRICHE

La sezione investigativa di C7. Una finestra sui casi più scottanti: dossier, reportage inediti, retroscena giudiziari sulla ‘ndrangheta e sul potere oscuro che muove la Calabria.

Approfondimento critico sulle problematiche calabresi, con denunce sociali, reportage d’impatto e analisi autentiche di eventi.

Rubrica bisettimanale per semplificare concetti di finanza personale, orientando scelte consapevoli.

Analisi politica oggettiva di temi locali, regionali e globali, decodificando strategie, poteri e dinamiche complesse.

Questa sezione si occupa di analisi sul quadro politico regionale, con interviste ai protagonisti della scena pubblica.

Racconti autentici di Calabria, tra tradizioni, personaggi, luoghi, eventi straordinari, per valorizzare cultura e resilienza del territorio.

Rubrica dove si analizzano le tecniche e strategie con focus su Cosenza e Catanzaro, scritta dall’esperto Michele Marturano.