di Mimmo Famularo – Il Catanzaro viaggia a gonfie vale verso la Serie B ma all’orizzonte spunta un’autentica grana per l’Amministrazione Comunale a guida Fiorita. Il Ceravolo nelle condizioni attuali non è a norma per ospitare gare del campionato cadetto e senza gli opportuni ammodernamenti la società giallorossa difficilmente otterrebbe dalla Lega il necessario via libera. Se così fosse le aquile sarebbero costrette a giocare le gare casalinghe addirittura in Puglia o in Campania. Un’ipotesi che non piace ad alcuno e che tutti puntano a scongiurare. A conti fatti servirebbe una somma tra i 6 e gli 8 milioni di euro per adeguare il vecchio impianto sportivo agli standard della Serie B. Giocare d’anticipo, con gli inevitabili scongiuri del caso, è quanto mai necessario e nelle scorse settimane il sindaco Nicola Fiorita ha avviato il dialogo con la Regione Calabria e con il Credito sportivo per cercare di reperire i fondi necessari.
Le due opzioni sul tavolo di Fiorita
La questione stadio è assai dibattuta a Catanzaro: “Noi abbiamo valutato due opzioni – ha dichiarato il sindaco ai microfoni di Calabria7 – cioè lavorare sul Ceravolo o costruire un nuovo stadio. Purtroppo chi governa la cosa pubblica si trova condizionato dal contesto in cui opera. Se il Catanzaro va in Serie B ci va tra qualche mese e la costruzione di uno stadio tutto nuovo richiede anni oltre che risorse molto importanti. Il Ceravolo oggi presenta delle criticità che non solo non state sanate ma addirittura aggravate da una spesa di cinque milioni di qualche anno fa”. Al danno si potrebbe aggiungere la classica beffa perché il prossimo 7 marzo via sarà dinnanzi al Tar l’udienza relativa all’accordo bonario della famigerata palazzina dello stadio con il Comune che rischia un pignoramento da oltre un milione di euro da parte della ditta che ha eseguito i lavori. Questa però è un’altra storia. Il presente dice che il Ceravolo non ha le carte in regola per la Serie B nonostante le somme stanziate e i lavori effettuati nel passato recente: “Se noi affrontiamo questa situazione con dei soldi pubblici che non saranno pochissimi è chiaro – osserva il sindaco – che non possiamo contemporaneamente progettare la costruzione di un nuovo stadio e mettere le risorse che servirebbero”.
Verso l’ammodernamento del Ceravolo
La scelta di puntare sull’ammordernamento del Ceravolo è dunque obbligata. “A questo punto molto dipenderà dalle risorse che saremo in grado di reperire in tempi necessariamente molto brevi. Faremo un intervento ‘minimal’ – aggiunge Fiorita – che consenta al Catanzaro di giocare nella categoria superiore o un intervento, come piacerebbe a me, un pochino più coraggioso che permetta di costruire un nuovo stadio lì dove si trova quello attuale”. A Palazzo De Nobili è dunque partita un’altra corsa contro il tempo e i tempi, in questo caso, sono assai ristretti: in caso di promozione diretta la stagione del Catanzaro si concluderebbe già ad aprile e l’adeguamento della struttura sportiva andrebbe completato non oltre la fine di agosto, data presumibile di inizio del nuovo campionato di Serie B. “Lavorerò per dare al Catanzaro la sede idonea a disputare le sue gare”, promette Nicola Fiorita.