Il procuratore generale Raffaela Sforza ha chiesto 30 anni di carcere per Mario Attanasio (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giuseppe Bruno) e Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Giorgia Greco), accusati dell’omicidio di Francesco Marincolo, noto come “U Biondo”. La richiesta è stata avanzata al termine della requisitoria del processo. La Corte di Cassazione, con sentenza del 20 ottobre 2023, aveva annullato con rinvio il precedente verdetto, disponendo un nuovo giudizio davanti a un’altra sezione della Corte di Assise di Appello di Catanzaro, limitatamente al capo A dell’accusa.
L’agguato mortale e la guerra di mafia
Le indagini e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Adolfo Foggetti e Daniele Lamanna hanno permesso di ricostruire l’omicidio. A premere il grilletto fu Michele Bruni (deceduto), in sella a una moto rubata guidata da Carlo Lamanna. L’agguato avvenne in via Lazio a Cosenza, mentre Marincolo era a bordo della sua auto. Insieme alla vittima c’era Adriano Moretti (cognato del boss Gianfranco Ruà), rimasto ferito.
La “pax mafiosa” dopo il sangue
L’omicidio Marincolo segnò la fine della guerra di mafia tra il 1999 e il 2000 tra i clan Lanzino-Cicero e il gruppo dei Bruni “Bella Bella”. Dopo il delitto, le cosche siglarono una “pax mafiosa”, sancita da una stretta di mano, che portò alla spartizione dei proventi illeciti nel sottobosco criminale cosentino.
