La giornata del 24 giugno 2025 si apre con i riflettori puntati sullo scenario internazionale, segnato da una fragile tregua tra Iran e Israele mediata da Donald Trump, mentre l’Italia si interroga sul proprio ruolo in un contesto geopolitico sempre più instabile. Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali — Corriere della Sera, la Repubblica e Il Fatto Quotidiano — offrono letture diverse ma convergenti su un tema dominante: il mondo è sull’orlo di un nuovo equilibrio armato, e la politica italiana appare divisa, timorosa o allineata. In mezzo, l’opinione pubblica mostra preoccupazione crescente per il riarmo e il rischio di coinvolgimento diretto. Di seguito, la nostra selezione delle notizie più rilevanti.
Missili, tregua e diplomazia: l’altalena di Trump nel conflitto Iran-Israele
(La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Corriere della Sera)
Il presidente Donald Trump annuncia una tregua di 12 ore tra Israele e Iran, definendola “una possibile fine della guerra dei dodici giorni”. La svolta arriva dopo il raid iraniano sulla base americana di Al Udeid in Qatar, descritto da Repubblica come un attacco “telefonato” e quasi simbolico, che ha evitato vittime e danni.
Secondo Il Corriere della Sera, l’Iran avrebbe avvisato in anticipo gli Usa, lanciando un segnale distensivo, mentre Il Fatto sottolinea l’ambivalenza della mossa americana: “una rappresaglia controllata che serve più alla propaganda che alla deterrenza”. Trump, nel suo stile, celebra la tregua su Truth Social: «Congratulazioni a Iran e Israele: la guerra dei 12 giorni finisce qui».
Israele colpisce i simboli del regime iraniano: Evin, Basij e la TV di Stato
(la Repubblica)
Israele ha bombardato obiettivi altamente simbolici nel cuore di Teheran, tra cui il carcere di Evin, dove sono rinchiusi dissidenti e attivisti, il quartier generale delle milizie Basij e la sede della TV di Stato. Una mossa interpretata da Repubblica come tentativo di “delegittimare visivamente” il potere degli ayatollah. Restano forti le paure per la sicurezza dei prigionieri politici, alcuni dei quali potrebbero essere usati come ritorsione interna.
La politica italiana si spacca: Meloni apre alle basi Usa, opposizione all’attacco
(Il Fatto Quotidiano, la Repubblica)
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera, non condanna i raid statunitensi, si allinea a Trump sul pericolo nucleare iraniano e apre all’uso delle basi italiane per operazioni Usa, ma «solo con l’ok del Parlamento». La reazione dell’opposizione è durissima. Giuseppe Conte accusa: «Così ci trascina in guerra». Elly Schlein chiede chiarezza: «No a un coinvolgimento italiano, nemmeno indiretto».
I sondaggi Demopolis: 6 italiani su 10 contrari al riarmo Nato e Ue
(Il Fatto Quotidiano)
Secondo un sondaggio di Demopolis, riportato da Il Fatto, oltre il 60% degli italiani è contrario all’aumento delle spese militari al 5% del PIL, mentre quasi il 75% è contro il coinvolgimento italiano nel conflitto. La fiducia in una soluzione diplomatica cala drasticamente, e la premier viene accusata di “subalternità” agli interessi americani.
“MIGA – Make Iran Great Again”: il nuovo slogan di Trump spiazza tutti
(la Repubblica, Il Fatto Quotidiano)
Trump rilancia uno slogan provocatorio: “MIGA – Make Iran Great Again”, evocando la possibilità di un cambio di regime a Teheran. Un’uscita che ha fatto discutere sia negli Usa che in Europa. La Francia, con Macron, ha duramente condannato i raid, definendoli “illegittimi”.
Dove è finita la diplomazia? Il commento di Michael Walzer
(la Repubblica)
Il filosofo Michael Walzer, intervistato da Repubblica, mette in guardia: «Attaccare il regime non porterà democrazia. Il rischio è un nuovo Iraq». Walzer boccia l’idea che la guerra possa risolvere il conflitto nucleare iraniano, e rilancia la necessità di negoziati multilaterali.
Pomodoro, addio al maestro delle sfere pop
(la Repubblica, Il Fatto Quotidiano)
Scompare Arnaldo Pomodoro, lo scultore italiano celebre per le sue “sfere spezzate” esposte in tutto il mondo. La Repubblica gli dedica un ricordo commosso, definendolo “l’architetto della forma e della luce”. Il Fatto lo saluta come “l’ultimo grande del Novecento scultoreo italiano”.
Nozze di Jeff Bezos a Venezia: 95 voli privati e città blindata
📌 (Il Fatto Quotidiano)
Suscita polemiche il matrimonio di Jeff Bezos a Venezia. Il Fatto parla di “circo miliardario”: 95 voli privati, taxi da 400 euro e chat vietate al personale di servizio. «Ma i veneziani cos’hanno fatto di male?», si chiede ironicamente il giornale.
Sinner perde e canta: “Overdose di spot”
(Il Fatto Quotidiano)
Il Fatto dedica un commento acido al tennista Jannik Sinner, reduce da una sconfitta e ora protagonista di uno spot musicale. «Troppi sponsor, poca concentrazione», critica Andrea Scanzi, che lo mette in guardia dal rischio di un declino precoce dovuto all’eccessiva esposizione mediatica.
Focus del Giorno: Il mondo sull’orlo del baratro – e l’Italia dov’è?
Le prime pagine di oggi fotografano un mondo in crisi permanente: missili, blackout diplomatici, tensioni nucleari. E mentre Trump recita la parte del negoziatore, i governi europei si dividono tra fedeltà atlantica e richieste di prudenza. In Italia, la premier Meloni non condanna, ma prepara le basi per un impegno crescente. Intanto, la società civile protesta, la politica si spacca e gli italiani temono. Una sola cosa è certa: la guerra è tornata ad abitare le prime pagine. E forse anche il nostro futuro.